Com'è, o Mecenate, che nessuno vive contento della sorte che la ragione gli ha dato o il caso gli ha gettato davanti, e tutti invece non fanno che esaltare chi persegue una vita diversa?
Le oche della Checca (una poesia di Tonino Guerra)
Di Carvelli (del 04/04/2012 @ 16:53:00, in diario, linkato 952 volte)
Le oche della Checca
Quando facevo i palloncini al naso quando tiravo la coda al gatto ero piccino piccino ma così piccino che alla prima occhiata nessuno mi vedeva. Una mattina però ho sentito d'essere cresciuto ho sbirciato in giro ho infilato la porta stavolta me ne vado, vado al mio destino saluti a tutti basta con i comandi. Fuori mi sono piaciute le oche. Le rincorrevo perché volevo spaventarle ma quelle di botto si girano di botto spalancano le ali, e io che cosa dovevo fare? io allora ho pianto.