Una poesia di Mahmud Darwish
Aspettala di Mahmud Darwish
Con la coppa incastonata d’azzurro aspettala vicino alla fontana della sera e ai fiori di caprifoglio, aspettala con la pazienza del cavallo sellato, aspettala con il buon gusto del principe raffinato e bello aspettala con sette cuscini pieni di nuvole leggere, aspettala con il foco dell’incenso femminile dappertutto aspettala con il profumo maschile di sandalo sui dorsi dei cavalli, aspettala. E non spazientirti. Se arriva in ritardo aspettala, se arriva in anticipo aspettala e non spaventare gli uccelli sulle sue trecce, e aspettala ché si sieda rilassata come un giardino in fiore, e aspettala ché respiri un’aria estranea al suo cuore, e aspettala fino a che non sollevi il suo vestito scoprendo le gambe nuvola dopo nuvola, e aspettala e portala su un balcone per vedere una luna annegata nel latte, e aspettala e offrile l’acqua prima del vino e non guardare il paio di pernici che le dormono sul petto, e aspettala e accarezza lentamente la sua mano quando poggia la coppa sul marmo come se sollevassi la rugiada per lei, e aspettala e parlale come il flauto alla coda spaventata del violino, come due testimoni di ciò che il domani vi prepara, e aspettala e leviga la sua notte anello dopo anello, e aspettala fino a che la notte non ti dica: Al mondo siete rimasti soltanto voi due. Allora portala dolcemente alla tua morte desiderata e aspettala….!
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