Uno dice "è questo il mio tempo".
Uno dice "è questo il mio tempo". Un altro dice "quello era il mio tempo". Se s'incontrano sentono che uno all'altro ha rubato qualcosa. Il tempo è pure un fatto soggettivo, pensa uno. Qualcuno no: per qualcuno il tempo è un dato oggettivo, al limite collettivo. Sembrano tutti pensieri corretti, ascoltati da un terzo. Uno che pensa che sul tempo si possa influire, uno che crede nel dato neutro (ma che può diventare positivo o negativo) della determinazione individuale sul suo scorrere. L'unico che in questa storia fa il suo lavoro come si deve sembra essere proprio il tempo. Che passa indipendentemente dall'uno e dall'altro. Dalle loro convinzioni. Il tempo è il dato incontrovertibile che non influisce e non è influito (o solo in parte). Non è male, se ci si pensa, pensarla così. Ricordarsene.
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