Un'altra poesia di Chiara De Luca
Vedi quante palpebre ha sull’autobus la vita come tutti guardano e nessuno come solo un poco se rallenti c’incrociamo con entrambi dentro la paura. Tienimi perché di nuovo sono anima posata sulle scale a sanguinare. Non si schiuderà la porta in alto il guardiano sulla soglia dell’istante ha occhi buoni, quasi ride, mani lievi danzano in un breve sogno di tastiere. Attendo a pugni stretti la condanna nemmeno mi difendo per vergogna di mordere l’amore come un cane in tutto quest’inferno di parole.
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