Questa che noi non chiamiamo amicizia
Questa che noi non chiamiamo amicizia somiglia piuttosto a un rapporto di frattellanza. In definitiva se fosse amicizia lo sarebbe rispetto a una terza cosa. Non c'entra il fatto di essere diversi, non sta nel cercare di essere simili. Né di appartenersi rispetto a sé. Questa che noi non chiamiamo amicizia è un modo di lottare vicini, di sostenersi. Dopo sì, è vero, tu rinunci al pollo, al riso e me ne cedi un po'. Dopo sì, lo so, abbiamo dei piccoli doveri. Ma in questa che noi non chiamiamo amicizia conta il fatto che ognuno spinge per la felicità dell'altro, dell'altra. Lontano da sé. Altrove. In altre storie, in altri lavori, ambiti. Ognuno tifa per la felicità altrui, altrimenti. Questa che noi non chiamiamo amicizia è la forza che ci spingerà a dire un giorno che se non abbiamo un'unica madre o padre abbiamo un unico maestro, un'unica visione, un'unica fede. Che ci fa felici entrambi. Che ci ha fatto felici, insieme. Diversamente.
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