Scopo ultimo dell'azione spirituale è non può non essere una realtà materiale, qualcosa di palpabile e apprezzabile da tutti, un oggetto insomma nella sua accezione più modesta e concreta, o un ordine forzato di fenomeni.
Di Carvelli (del 28/06/2013 @ 13:47:07, in diario, linkato 745 volte)
Il nome comune con cui chiamo la felicità sembra non comune ed è invece lo stesso nome con cui si è presentata la prima volta, con cui ogni volta risponde al "chi sei?". Il nome comune con cui chiamo la felicità lo dimentico in mezzo a nomi difficili a parole che sembrano durare a lungo, parole senza benzina, nomi senza aria.