Una poesia di Kikė Dimoula
Di Carvelli (del 03/07/2013 @ 09:45:13, in diario, linkato 3850 volte)
La pietra perifrastica
Dì qualcosa, una qualsiasi.
Soltanto non stare come un’assenza d’acciaio
Scegli una parola almeno,
che possa legarti più forte con l’indefinito.
Dì “ingiustamente” “albero” “nudo”
Dì “vedremo”
«imponderabile»,
«peso». Esistono così tante parole che sognanno una veloce, libera, vita con la tua voce Parla Abbiamo così tanto mare davanti a noi
Dove noi finiamo inizia il mare
Dì qualcosa Dì «onda», che non sta arretra Dì «barca», che affonda se troppo la riempi con periodi Dì «attimo», che urla aiuto affogo, non lo salvare, Dì, «non ho sentito»
Parla
Le parole hanno inimicizie, hanno antagonismi se una ti imprigiona, l’altra ti libera. Tira a sorte una parola dalla notte. La notte intera a sorte Non dire «intera», Dì «minima», che ti permette di fuggire. Minima sensazione, tristezza intera di mia proprietà Intera notte
Parla Dì «astro», che si spegne
Non diminuisce il silenzio con una parola…
Dì «pietra», che è parola irriducibile Così, almeno che io possa mettere un titolo
a questa passeggiata lungomare.
http://elettrastamboulis.wordpress.com/2010/08/28/la-pietra-perifrastica-di-kiki-dimoula/
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