Il momento della rivelazione
Ho citato questo pezzo della Angelou che è bello. semplice e bello, perché mi ha colpito più della vocazione alla scrittura il terrore della scoperta, della caduta, della rivelazione. Una specie di incubo scolastico. Ricordate? Si andava al foglio bianco o alla lavagna come al patibolo di una rivelazione negativa. Si studiava, si pensava, si era sicuri e poi... E poi ci si rimordeva di terrore. Il terrore che all'improvviso qualcosa o qualcuno smascherasse la nostra impreparazione. E il lavoro non ha mai fatto difetto. Forse è la vita. Forse siamo noi anche se non so se alla fine le due cose coincidano e quanto ciò sia bello o terribile. E allora? Che fare? Scrivere e vivere. Le due o almeno la seconda che poi è la prima.
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