Tu sputi in aria e imprechi contro il vento. Che non si impreca controvento già lo sai - e non bisogna ridirtelo che lo sai già - che la rabbia non serve questo pure sai - ma bisogna ricordartelo - che la vita prende e dà. Tutto sai ma lanci la tua saliva sempre più lontano e ti lamenti che è tutto così ingiusto che quello che ti fa arrabbiare ti offende pure. E miri al cielo ma piove saliva come se fosse pioggia. L'acqua tua come un boomerang dall'azzurro nitido di un disegno di bambini. Sei veloce a schivare la pioggia imprevista ma dal tuo viso bagnato si capisce che sputo chiama sputo come una legge ingiusta del taglione. Si capisce. Ma tu non la capisci. Forse perché è ingiusta. Per te.
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