di Giulio Mozzi
riesce per Sironi Collana . Ne ho avute nel tempo due edizioni. Una, la storica Theoria, con IV di Marco Lodoli (da qui scoprivo anche la poesia di Claudio Damiani... il titolo è da un suo verso, infatti...) che se non vado errato era stata scritta in un 14 gennaio (ed è una data che non dimentico), rimane un ricordo indimenticabile e macchiato di tante letture. L'altra un minimini mondadori con bella foto di Ghirri in copertina. Vado a memoria. A mio avviso è una delle cose più belle che siano state scritte in questi ultimi anni e mi fa piacere che ripubblicarlo lo renda un classico. Io credo che di ogni scrittore in libreria... di certi scrittori in libreria si debba trovare tutto o che certi libri non debbano andare mai esauriti, anche a costo di ristampe numerate o cessioni veloci dei diritti a chi ama veramente i libri. Mi sembra ferocemente onesta questa attestazione del suo autore: un'autorecensione che vale una recensione. «Se nei libri successivi Mozzi ha probabilmente dimostrato di essere un bravo scrittore, tuttavia solo in Questo è il giardino è avvenuto, del tutto a sua insaputa, il piccolo miracolo: la scrittura e il racconto si rivelano vie di salvezza e felicità della vita. Questo lo scrivo io, che sono Giulio Mozzi, e che quella felicità, da allora, non l’ho più ritrovata.»
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