Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 04/09/2006 @ 09:07:28, in diario, linkato 1009 volte)
Succede ogni volta che parlo dell'Argentina: mi sembra di esserci andato. Succede ogni volta che ci penso: penso di esserci andato. Ogni volta che poi mi dico "no, non ci sono andato" mi nasce una vertigine di fallimento e di necessità che purtroppo mi dura. Ancora oggi che progetto di andare e di vederla. Forse ci sono già stato, forse ci sono nato. Non in questa presenza, in questa storia. Alle volte è come un sogno dai ritagli un po' confusi: una sola visione che inequivocabile parla di aires. Forse troppi film o troppi libri. Forse è solo che bisogna assecondare un desiderio.
"E' il tipo di lievito che desiderava?" Alle volte l'affettazione del barista non è cortesia posticcia né sbandierata e basta. Talvolta c'è di più che una maschera per farti felice. Si tratta di un uso biforcuto delle parole, dei toni. Le parole sono cortesi per essere più taglienti. "Tipo di lievito". A Roma "lievito" lo dicono solo le pasticciere o le antiche massaie. "Se un barista chiama "lievito" i "cornetti" c'è qualcosa che non va. Intanto il cornetto è "alla marmellata, alla crema". Mai "vuoto" ma piuttosto "semplice". Non si scappa. E sono cornetti (al limite danesi, saccottini. Mai lieviti. Non esiste una famiglia così "per bene" per indicare la colazione. Per farsi capire al bar. E' questione di vocabolario. Come al solito.
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