Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Elena ha chiesto una tavola da stiro. Che pretese! Ho pensato che questo voglia dire qualcosa in una casa. Sì ma cosa? Che è più casa? E' un tocco femminile? La prova di un'efficienza? La tavola da stiro deve essere per la casa come l'attrezzistica per un bodybuilder. Un'articolazione, una specializzazione. Tutte cose che con la mia vita hanno poco a che vedere. Con la mia vita hanno a che vedere: l'imperfezione, l'approssimazione, la disorganizzazione e l'amore. L'amore soprattutto. L'amore in senso lato. Perché c'è un senso lato dell'amore. Almeno per come la vedo io, la vita. E l'amore.
Il mio benzinaio di riferimento si chiama Alcesti. In realtà è più di un benzinaio. Mettere i miei dieci euro di benzina diventa più che un abbeveraggio, un vero e proprio scambio di punti di vista sulla vita. La visione di Alcesti è decisamente open mind. Oltre la pompa. Oltre il recinto del suo gabbiotto. Oltre il via vai di macchine che attraversano il suo spazio. Penso a quanto si impara dallo stare fermi un posto. Guardare al mondo che passa. Anche io oggi sarei voluto stare fermo a un angolo della strada a vedere passare il mondo. Entrare e uscire dal gabbiotto. Scambiare due parole con qualcuno. Dire la mia. Ascoltare la loro. Tutto qua.
Dialogheremo sul pensiero buddista sull'ambiente che è condensato nel principio di esho funi. Molto semplicemente: l'io è l'ambiente sono due ma non due. Ovvero sembrano essere duali nella sostanza fenomenica, per come si presentano, ma sono più profondamente uniti, correlati, per quello che sono. Da qui discendono ovviamente un insieme di comportamenti interdipendenti.
Ho scelto tutto: quello che volevo avere quello che potevo perdere. Ho scelto, persino, quello che non volevo e quello che non potevo. Ho scelto anche senza scegliere. E senza avere.
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