Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ritorno a casa
ora è tutto leggibile; in semioscurità fuori dal legno parlano colombe. stazioni stazioni ferroviarie, nazioni limitrofe: sono stanco sullo sgabello. a pian terreno si offrono betulle, faggi. saluto qualcosa che manca. tutto il tempo di dio, questo voleva seneca. io volevo una fisarmonica e un cane, vedevo cose, che precipitavano ……….dal tavolo, nelle quali ero contenuto io
di Lutz Seiler (traduzione F. Italiano)
Quando son soli il padrone e lo schiavo si abbracciano.non lo dirò al banchiere né al dottore.guardateli,contemplano il sole scendere/dietro il monte che non è di nessuno.non sanno niente né di alleanze né della fenice.stasera il sole scende/magnifico dietro una montagna, e i miei due uomini/sogneranno mille volte questa scena/negli intervalli/della reciproca punizione. Leonard Cohen
C'è un genere di serata in cui i protagonisti non hanno ruoli vincenti. Come se non ci fosse un superiore o un inferiore. Neanche ruoli perdenti, quindi. Sono serate che passano meglio delle altre. Chi va lascia a chi resta sempre il beneficio di un ancora.
Solo chi fa sa. Gli altri ne parlano. Gli altri non sono d'accordo. Gli altri si lamentano. Un cane randagio si bagna, puzza di grasso e deve cercare un albero sotto cui ripararsi. Una giornata a un'altra segue come se fossero uguali. La speranza fa bene a chi rischia. Il supremo è semplice. Il superbo ha un meccanismo a vista. Il calcolo ha una tara che prima o poi si mostrerà, un errore di sostanza mascherato da una forma invitante. Guarda al concreto. Guarda all'essenziale. Non essere un altro. Non essere chi non sei. Non cercare di essere un vincente. Scegli di essere chi può anche rischiare di perdere.
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