Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
"Per il resto la sua autobiografia era priva di interesse quanto lo sarebbe stata la sua autopsia". Così scrive Nabokov in Lolita. Speriamo di scrivere pagine più ricche della nostra vita. Una vita piccola ma che ha possibilità di squarci improvvisi proprio partendo dal poco che è, che sembra. Ieri Don DeLillo ha deliziato la platea con un racconto di grande acume. Nessuna struttura pensata per stupire. Solo un incessante bisogno di verità. Che, in definitiva, guardando ai miei tanti generi e autori amati è il tratto che li accomuna. Anche dei libri bisognerebbe poter dire il contrario di quel che scrive Nabokov.
Di Carvelli (del 20/05/2011 @ 15:06:05, in diario, linkato 1717 volte)
Fu lungo il mio cammino fino a te, la vita intera quasi ti cercai per serpeggianti avidi incontri con altri, e tu non venivi. E fino a dove s'apriva il tuo sguardo, ombre attraversai e rumori sordi, ma trapelava da me soltanto purezza di suoni - per amor tuo. Ogni tua carezza io piansi, Prima che fosse nata la difesi, e il nostro futuro incontro custodivo con pazienza nel mio petto. Fu lungo il mio cammino fino a te, immensamente lungo, e quando tu davvero finalmente davanti a me sei apparso, ho riconosciuto te, ma me stessa a stento. Immensi spazi avevo in me raccolto, sconfinati aromi, timbri e desideri, e abbracciavo ormai uno spazio così vasto che accanto a me dovevi fermarti. Fu lungo il mio cammino fino a te, e ci ha unito per un incontro breve. Sapendolo... di nuovo sceglierei
Blaga Dimitrova
Una delle mie parziali idiosincrasie filmiche è quella per i film in costume. Spesso la storia (e la biografia storica su tutto) è un cancello che fatico a varcare. E' forse per questo (oltre che per il minutaggio: 228!) mi ha trattenuto sinora dal vedere il Ludwig di Visconti. Che invece ho visto e con meraviglia (mia) apprezzato come il grande capolavoro che è. Un film sulla forbice tra potere per sé e potere sugli altri, valori alti e mediocirità. Ideale vs Realismo. Mi spiace non trovare su YT il bellissimo dialogo in cui Elizabeth rimprovera Ludwig per il suo amore astratto, un amor che sembra per sé e non per lei a ben vedere tanto è alto ma mi spiace altrimenti riassumervi io queste pagine di riflessione sublime che vi invito a vedere da soli. Un film sontuoso, che trascende la perfezione formale consueta.
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SENZA AMORE
Da questo momento vivrò senza amore. Libera dal telefono e dal caso. Non soffrirò. Non avrò dolore né desiderio. Sarò vento imbrigliato, ruscello di ghiaccio.
Non pallida per la notte insonne - ma non più ardente il mio volto. Non immersa in abissi di dolore - ma non più verso il cielo in volo. Non più cattiverie - ma nemmeno gesti di apertura infinita. Non più tenebre negli occhi, ma lontano per me non s'aprirà l' orizzonte intero.
Non aspetterò più, sfinita, la sera - ma l'alba non sorgerà per me. Non mi inchioderà, gelida, una parola - ma il fuoco lento non mi arderà. Non piangerò sulla crudele spalla - ma non riderò più a cuore aperto. Non morrò solo per uno sguardo - ma non vivrò realmente mai più.
Blaga Dimitrova - 1958
Ecco quello di cui vi scrivevo prima. Il punto è nel sonoro. Il fuori campo. Le immagini non so davvero che siano.
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