Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 01/12/2005 @ 09:41:48, in diario, linkato 1034 volte)
Ieri alba di piogge e autobus di primo mattino con facce addormentate appoggiate sui finestrini e pioggia che rimbalza davanti ai fari delle auto. Ieri treno. Ieri Faulkner LUCE D'AGOSTO. Nell'introduzione Fernanda Pivano cita un contenzioso Hemingway/Faulkner chiuso da una battuta dell'ultimo. Cito a memoria: gli scrittori quando sono in gruppo sono lupi, quando sono soli sono cani. Ieri Bologna. Ieri presentazione (Emanuele Trevi e Marco Lodoli) di un piccolo libro prezioso che ho scovato mesi fa e ceduto anche a letture di altri. La piccola dea (Fazi) di ROBERTO VARESE un ossimoro di confidenze e privatezza, parole dette con sentimento al sentimento, con emozione larghissima al poco sfuggito a chi non ha sguardo così acuto. Il libro è tecnicamente (presto voglio dirvi qualcosa sull'uso di questa parola) un prosimetro (combinazione di poesie e prose) alla maniera della VITA NOVA dantesca. Una di quelle letture che accompagnano invece di soggiogare e lo fanno con una levità disimpegnata che solo l'amicizia casuale ma disinteressata può fare unita ad un percorso obbligatorio e perciò destinato come quello che mette vicino in treno due persone sconosciute. Ieri Bologna e poi Roma.
Di Carvelli (del 01/12/2005 @ 12:12:27, in diario, linkato 1122 volte)
Di Carvelli (del 01/12/2005 @ 14:10:39, in diario, linkato 1098 volte)
"Mai una volta in sei anni" diceva una camminando a fianco ad uno che provava ad interromperla "... mai...mai una volta in sei anni tu..."
Trovato all'usato e comprato e iniziato a leggere SHORTS di VITALIANO TREVISAN. Il fascino dei libri di piccole cose. Di brevi storie. Il ricordo della bella scoperta de IL POLVERONE di Tonino Guerra. Poi diventato spunto di tesi di laurea.
Di Carvelli (del 02/12/2005 @ 09:44:12, in diario, linkato 1108 volte)
Cara E.
immagino che ti smonterò un mito ma io ho un lavoro vero. Sai di quelli che ti alzi, ti lavi e vai a timbrare il cartellino? Solo che prima, masochisticamente, punto una sveglia improbabile e mi metto davanti al computer a scrivere... Non so se è salutare. Finora nessun medico me lo ha probito ma, ad essere sincero, non lo dico mai, ai medici. Sai come sono fatti? Ogni tanto esce un articolo su una rivista americana e sei fottuto. Ti dicono che... E tu sei costretto a cambiare tutte le abitudini. E' successo anche col mangiare. Prendi e butti via tutta la pasta asciutta da casa poi riesce un articolo e la ricompri... Insomma, meglio non leggere i giornali e fare quello che ci piace. Per esempio alzarsi alle sei e scrivere senza sapere se piacerà all'editore o al lettore. Ma ci piace? (E ancora: piace a noi quello che ad altri non piace?). Ai suddetti medici forse bisognerebbe chiedere quale la soglia di questi piaceri che hanno un grande portato di fatica. Sapranno rispondere? Anche il piacere piacere in fondo... dove è fatica, stress, tensione utili...e dove un inutile dispendio di bugie, mistificazioni, tensioni?
Di Carvelli (del 02/12/2005 @ 12:56:43, in diario, linkato 1059 volte)
FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano e Acqua Lora Recoaro premiano a Venezia 12 "Tesori nascosti".
Dal 24 al 27 Novembre a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Palazzetto Tito in mostra 11 foto premiate. Sopra quella di Katia Ceccarelli.
Di Carvelli (del 05/12/2005 @ 09:12:40, in diario, linkato 1163 volte)
Mentre perdurano i problemi di ricevimento e invio delle mail inizia una nuova settimana. Inizia all'insegna dei disguidi, del lavoro senza fine, di una partenza a vista, di parole sulla scrittura e di idee su cose da farci, di libri futuri, idee senza forse. Mentre... nel vuoto che fanno tutte le cose insieme quando risuonano martellanti arriva l'eco di una qualche parola di una volta o che non ricordi quando. I SUDETI ti dici, come se fosse un saluto di qualcuno che non vedi da tempo o una clausola di un contratto. O il cognome di un nome che non ti viene ora. E intanto è iniziata una nuova breve settimana.
Di Carvelli (del 06/12/2005 @ 08:59:57, in diario, linkato 1184 volte)
Viaggio in metro. Prime ore del mattino. Giornali omaggio. Tre. Metro (appunto), City, Leggo. Li sfoglio velocemente leggendoli come capita di leggere quelle pagine che incartano le uova. Scopro che a nessuno manca la rubrica dell'oroscopo. Guardo il mio segno. METRO "Ottimismo, voglia di farsi belli e grande determinazione per ottenere ciò che vi sta a cuore. Allora non vi impensierirete più di tanto! Nel lavoro e studio, finalmente, vi sono riconosciuti i vistri meriti e in amore ci sono soddisfazioni. Che volete di più!" CITY "L'esperienza del passato non si adatta al presente. Un ambinete nuovo richiede strategie nuove. Oggi sarete così determinati che l'aria intorno a voi vibra di frequenze magnetiche. Farete un effetto calamita anche sul partner sentimentale" LEGGO "Portate un ciondolo di quarzo a contatto con la pelle: vi conferirà potere ed equilibrio. Una felice novità in amore vi coglie di sorpresa: prendetevi il tempo per abituarvi all'idea" Solo ora mi ricordo di un film visto sabato e non ancora riconsegnato alla videoteca: L'AMORE, IL POMERIGGIO di ROHMER. In una scena il protagonista immagina (è una reverie!) di indossare un ciondolo che irretisce le donne che gli soggiacciono.
Di Carvelli (del 06/12/2005 @ 14:05:47, in diario, linkato 1105 volte)
"Svuotare, il verbo mi dà fastidio." E' una frase di questo libriccino di una grazia leggera, pure se dolorosa. La perfetta disamina di un male inevitabile raccontata con la sobrietà delicata di una storia fatta di vita dal vero e universalità esegetica.
Di Carvelli (del 07/12/2005 @ 09:32:24, in diario, linkato 1096 volte)
Vi voglio lasciare una piccola storia. Che poi è una storia vera. Insomma, una storia che pare inventata per l'occasione e invece no. Ecco. Mangiavo una mela e ne uscì un ragno (...non è un verso apocrifo di Alla fiera dell'est...no). Giorni fa. Era in una piccola tela bianca e disturbato dai morsi se l'è ...come dire...telata. Immaginate la scena: scrivania, carte e cartacce, penne e quello che s'invola. Uno di quei ragni piccoli e veloci, corto di zampe e tutto testa. Ora è una settimana che passa sullo schermo, cammina sul pc, si lancia dalla lampada e risale. Certi giorni sparisce poi ricompare. Sempre qui. Forse la mattina sfugge le donne delle pulizie e si nasconde nelll'hardware... Non so. Credo che da precario stia diventando sempre più in ruolo. E io? Non ho nulla in contrario.
Di Carvelli (del 07/12/2005 @ 17:06:54, in diario, linkato 1128 volte)
Da Celine Viaggio al termine della notte ritrovo questa citazione in una vecchia mail
"Dopo tutto, quando l'egoismo ci molla un po', quando è venuto il tempo della fine, in fatto di ricordi si tengono in cuore solo quelli delle donne che gli uomini li amavano davvero un po', non uno solo, anche se sei tu, ma tutti"
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