Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sostiene una mia amica che da ora in poi quando io abbandono Roma lo fa pure lei. Sabato scorso ero a Milano e ieri a Trieste mentre imperversavano roghi e diluvi (rispettivamente).
Una famiglia giovane e simpatica con un figlio piccolo. Una carbonara riuscita. Un bambino simpatico che parlava nell'interfono. Tre amici e una chitarra (senza chitarra). Parlare di politica (politica?). Discutere di manifestazioni blecbloc, incendi ed estintori (anche noi? sì anche noi!). E dirci buonanotte. Ridendo. Del finanziamento ai partiti (c'è qualcuno che ancora ci mette i soldi forse perché la faccia ce l'hanno messa altri - non il lato giusto però!). Del futuro che non è mai stato così nero (e finalmente questo è un buon segno, credetemi). E di quanto fummo stupidi (anche se pensavamo di essere intelligenti).
Di Carvelli (del 19/10/2011 @ 10:13:42, in diario, linkato 1436 volte)
Currunt (da Meteo)
Papaveri ovunque, oggi, ossessivamente essudati, sudori di sangui di un assolutamente eroinizzato slombato paesaggio, sudore spia di chissà quale irrotta malattia - mala mala bah bah tempera currunt bah bah - o stramazzata epilessia Ora non strati a strati accordati in fervidi iati o contatti o spartiti ma fole di confusamente e no, no, mai intercettabili da menti currunt Prati-sfatti-fucine di nuovissime zanzare-tigri di zecche-Lyme di matrie stuprie di patrie rebus-pus sotto cieli franati nello stupore stesso di sé-rottami inani currunt Papaveri, chi cerca che? bah bah Di che, papaveri, esantemi teoremi Stridii? Ii? Ii? Ii? bah bah Nessun consuntivo Papaveri, mie anime già miriadi e in mille, siti e situazioni sempre vigili, o così finemente accorti nel più soave appena-esistere
da www.labottegadellelefante.it
Leggendo Claudio Piersanti ho pensato al perché questo romanzo (I giorni nudi - Feltrinelli) sia passato inosservato. Ho deciso che ve ne parlerò più diffusamente presto. Oggi cito. Come consuetudine.
"Una libertà sconfinata. Senza prezzo. Avrebbe dovuto riununciarci in cambio di cosa? Di una stupida assistenza sul letto di morte? Lui era stato accanto a sua madre fino all'ultimo, ma lei non ne aveva tratto alcun conforto. Non era il ciclo della vita che si concludeva armoniosamente, quello a cui aveva assistito. Solo tormenti infiniti e crudeli che si costrinse a ricordare in poche immagini impietose."
Quello che succede, succede per darci il tempo di far succedere una soluzione efficace. Quello che non succede non succede per darci il tempo di considerare quanto è necessario che succeda e quanto si può resistere senza o apprezzare quello che ora c'è.
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