Immagine
 Il tokyoletto... di Carvelli
 
"
Questo è il mio pensiero costante: come posso far sì che tutti gli esseri viventi accedano alla via suprema e acquisiscano rapidamente il corpo di Budda?

Shakyamuni (Sutra del Loto)
"
 
\\ Home Page : Articolo
Storia/Storie
Di Carvelli (del 16/06/2008 @ 09:13:31, in diario, linkato 797 volte)

Mentre camminiamo dice: “Senti”, e poi il mio nome, e io aspetto che mi dica che lei è qui e anche che tra noi è finita. Però non lo fa, e io ho la sensazione che lui in effetti intendesse dirmi qualcosa del genere, almeno dirmi che lei era lì, e che poi per qualche motivo abbia cambiato idea. Invece, dice che tutto quello che è andato male stasera è stato per colpa sua e che gli dispiace. Sta con la schiena appoggiata alla porta di un garage e il viso alla luce e io sto di fronte a lui con le spalle alla luce. A un certo punto mi abbraccia, così all’improvviso che la cenere della mia sigaretta si sgretola contro la porta del garage alle sue spalle. So perché siamo qui fuori e non nella sua stanza, ma non glielo chiedo finché non ci siamo calmati del tutto. Poi dice: “Non c’era quando hai telefonato. È tornata dopo”. Dice che l’unico motivo per cui lei è lì è che ha un problema e lui è l’unica persona con cui ne può parlare. Poi dice: “Non capisci, vero?” Torno a casa dal lavoro e c’è un suo messaggio: che non viene, che ha da fare. Richiamerà. Aspetto che si faccia sentire, poi alle nove vado da lui, ma non è in casa. Busso alla porta del suo appartamento e poi a tutte le porte dei garage, non sapendo quale sia il suo – nessuna risposta. Scrivo un biglietto, lo rileggo, scrivo un altro biglietto e glielo appiccico alla porta. A casa sono irrequieta e l’unica cosa che riesco a fare, anche se avrei molto da fare, visto che domattina parto, è suonare il piano. Telefono di nuovo alle undici meno un quarto e lui è a casa, è andato al cinema con la sua ex ragazza, lei è ancora lì. Dice che richiamerà. Alla fine mi siedo e scrivo sul mio quaderno che quando lui mi chiamerà, dopo, o verrà da me oppure non verrà e io mi arrabbierò, e quindi mi ritroverò o con lui o con la mia stessa rabbia, e questo potrebbe anche andar bene, visto che la rabbia è sempre una gran consolazione, come ho scoperto con mio marito. E poi continuo a scrivere, in terza persona e al passato, che chiaramente lei aveva da sempre bisogno di un amore, foss’anche un amore complicato. Lui richiama prima che io faccia in tempo a scrivere tutto. Quando chiama, sono passate da poco le undici e mezza. Litighiamo fin quasi a mezzanotte. Tutto quello che dice è contraddittorio: per esempio, dice che non ha voluto vedermi perché voleva lavorare e ancor di più perché voleva stare da solo, ma non ha lavorato e non è stato da solo. Non c’è modo di fargli riconciliare anche solo una delle sue contraddizioni e quando questa conversazione comincia ad assomigliare troppo a molte altre avute in passato con mio marito, lo saluto e riattacco. Finisco di scrivere, anche se ormai non sembra più vero che la rabbia sia di alcuna consolazione.


Lo richiamo cinque minuti dopo per dirgli che mi dispiace di tutto questo litigare, e che lo amo, ma non risponde nessuno. Chiamo di nuovo cinque minuti dopo, pensando che magari è andato in garage ed è tornato. Penso di prendere la macchina e andare di nuovo da lui e cercare il suo garage per vedere se è lì dentro a lavorare, perché è lì dentro che tiene la scrivania e i libri ed è lì dentro che va a leggere e scrivere. Io sono in camicia da notte, è mezzanotte passata e la mattina dopo devo partire alle cinque. Ciononostante mi vesto e mi faccio i due chilometri che mi separano da casa sua. Ho paura, quando arriverò da lui, di vedere davanti alla casa altre macchine che prima non avevo visto e che una di esse appartenga alla sua ex ragazza. Entrando nel vialetto vedo due macchine che prima non c’erano e una di esse è posteggiata il più vicino possibile alla porta, e penso che c’è lei. Scendo e faccio il giro della palazzina fin sul retro, dove dà il suo appartamento, e guardo dalla finestra: la luce è accesa, ma non riesco a vedere niente con chiarezza perché le veneziane sono semiabbassate e il vetro è appannato. Ma le cose dentro la stanza non sono uguali a come erano qualche ora fa, e prima i vetri non erano appannati. Apro la porta esterna a zanzariera e busso. Aspetto. Nessuna risposta. Lascio sbattere la porta a zanzariera e vado a controllare la fila di garage. Adesso, mentre mi allontano, si apre la porta alle mie spalle ed esce lui. Non riesco a vederlo bene perché nel vicoletto accanto alla porta è buio e lui indossa abiti scuri e quel poco di luce che c’è è alle sue spalle. Mi si avvicina e mi abbraccia senza parlare, e io penso che se non parla non è perché stia provando chissà che ma perché si sta preparando quello che dirà. Mi lascia andare mi gira attorno mi precede verso il punto in cui sono posteggiate le macchine davanti alle porte dei garage.

Cerco di ricostruire la cosa.
Allora, sono andati al cinema e poi sono tornati a casa sua e poi ho telefonato io e poi lei se n’è andata e lui ha richiamato e abbiamo litigato e poi io ho richiamato due volte ma lui era uscito a prendere una birra (dice) e poi io ho preso la macchina e sono andata lì e nel frattempo lui era tornato con la birra e lei pure era tornata e lei era in camera sua e di conseguenza siamo rimasti a parlare davanti alle porte dei garage. Ma qual è la verità? È davvero possibile che sia lui che lei siano tornati in quel breve intervallo tra la mia ultima telefonata e il mio arrivo a casa sua? O forse la verità è che mentre lui mi telefonava lei aspettava fuori o in garage o in macchina e che poi lui l’ha fatta entrare di nuovo, e che quando il telefono ha squillato per la mia seconda e terza chiamata lui l’ha lasciato squillare senza rispondere perché non ne poteva più di me e dei nostri litigi? O forse la verità è che in effetti lei se n’è andata e in effetti è tornata dopo ma invece lui è rimasto e ha lasciato squillare il telefono senza rispondere? O forse l’ha fatta entrare e poi è uscito a comprare una birra e intanto lei lo ha aspettato lì e ha ascoltato il telefono che squillava? Quest’ultima è la meno verosimile. E comunque non credo che ci sia stata alcuna spedizione per la birra.
Il fatto che lui non mi dica sempre la verità certe volte mi fa dubitare che sia sincero, e allora mi sforzo di capire da sola se quello che mi dice è vero o no, e a volte capisco che non è vero e a volte non lo so e non lo saprò mai, e a volte solo per il fatto che lui me lo continua a ripetere mi convinco che è vero perché non credo che ripeterebbe tanto spesso una bugia. Forse la verità non è importante, però vorrei saperla anche solo per poter giungere ad alcune conclusioni riguardo ad alcune domande, quali: se è arrabbiato con me o no; se lo è, allora quanto; se la ama ancora o no; se sì, allora quanto; se mi ama o no; quanto; quanto è capace di ingannarmi nei fatti e dopo i fatti a parole.

 

Questo è il primo racconto della raccolta Pezzo a pezzo di Lydia Davis  (Minimum fax - Trad. Adelaide Cioni). Ve ne avevo già parlato. Il racconto si chiama Storia. Mi piacerebbe che ogni tanto questo racconto possa essere riletto - magari nella sua integralità - quando le cose (le storie) vanno a pezzi come succede alla tazzina in copertina. Perché prima o poi le cose vanno a pezzi e rimetterle su non è affar da poco. Perché è l'affare della vita: un affare che non sempre ci piace. Qual è l'affare che non ci piace? Rincollare? Ritrovare i pezzi? Bere da una tazza sbeccata? Comprarne un'altra ma conservarla?

Articolo Articolo  Storico Storico Stampa Stampa
Ci sono 11407 persone collegate

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
diario (3972)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi pił cliccati

Titolo
casa (8)
diario (1)
Letti di Amicizia (81)
libri (7)
Roberto (9)

Le fotografie pił cliccate


Titolo

 


webmaster
www.lorenzoblanco.it








27/11/2024 @ 14:51:43
script eseguito in 230 ms