Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Cose di cui vorrei parlare (Una lista)
Due per me. Due di tutto. La morte fortuita di un piccione. Il mondo alla fine del mondo. Cose da dire (a chi e cosa). Imparare a tirare la sfoglia. Come se ne esce se non si sa (o non si ricorda) come si è entrati. Ringraziare e uscire. Dire basta. Dire non domani (dire adesso). Imparare le facce che non so fare (fare una scuola?). Imparare una una nuova tecnica di abbraccio (e che duri). Saper fare il bollito, lo spezzatino, l'arrosto (senza fare una scuola). Fare i compiti (anche se non fai scuola). Ritornare a scuola (il tema è la vendetta o la rivolta?). Un'altra volta ancora prima di morire lei che dice "mi fai la treccia?" (sarà facile?). Pettinare una bambola (visto che si dice tanto in modo denigratorio). Fare un giro su una ruota del luna park. Bere fino...appena un passo prima di stare male. Due per te. Due di tutto.
www.youtube.com/watch?v=7QF01ypaF4o
Largo O lasciate lasciate che io sia una cosa di nessuno per queste vecchie strade in cui la sera affonda -
O lasciate lasciate ch'io mi perda ombra nell'ombra - gli occhi due coppe alzate verso l'ultima luce -
E non chiedetemi - non chiedetemi quello che voglio e quello che sono se per me nella folla è il vuoto e nel vuoto l'arcana folla dei miei fantasmi - e non cercate - non cercate quello ch'io cerco se l'estremo pallore del cielo m'illumina la porta di una chiesa e mi sospinge a entrare - Non domandatemi se prego e chi prego e perché prego -
Io entro soltanto per avere un po' di tregua e una panca e il silenzio in cui parlino le cose sorelle - Poi ch'io sono una cosa - una cosa di nessuno che va per le vecchie vie del suo mondo - gli occhi due coppe alzate verso l'ultima luce -
"In ogni storia a un certo punto arriva una grande svolta. Uno sviluppo imprevisto. La felicità è sempre uguale, ma l'infelicità può avere infinite variazioni, come ha detto anche Tolstoj. La felicità è una fiaba, l'infelicità un romanzo". (Murakami Haruki - Kafka sulla spiaggia - Einaudi p. 173)
E ora un po' di felicità (da Miyazaki - Laputa, il castello nel cielo che ho visto ieri)
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Di Carvelli (del 04/05/2009 @ 09:03:45, in diario, linkato 2556 volte)
L'autunno
Che succede di te, della tua vita, mio solo amico, mia pallida sposa? La tua bellezza si fa dolorosa, e più non assomigli a Carmencita.
Dici:"E' l'autunno, è la stagione in vista sì ridente che fa male al mio cuore". Dici - e ad un noto incanto mi conquista la tua voce - :"Non vedi là in giardino quell'albero che tutto ancor non muore, dove ogni foglia che resta è un rubino? Per una donna, amico mio, che schianto l'autunno! Ad ogni suo ritorno sai che sempre, fin da bambina, ho pianto". Altro non dici a chi ti vive accanto, a chi vive di te, del tuo dolore Che gli ascondi; e si chiede se più mai,
anima, a dove e a che, rifiorirai.
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