Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Colibrì (Raymond Carver)
Fai conto che io dica estate, scriva la parola “colibrì”, la metta in una busta, la porti giù per la discesa fino alla buca. Quando tu aprirai la lettera, ti verranno in mente quei giorni e quanto, ma proprio tanto, ti amo.
traduzione di Riccardo Duranti
Per Tess (Raymond Carver)
Giù nello Stretto le onde schiumano, come dicono qui. Il mare è mosso e meno male che non sono uscito. Sono contento d'aver pescato tutto il giorno a Morse Creek, trascinando avanti e indietro un Daredvil rosso. Non ho preso niente. Neanche un morso. Ma mi sta bene così. È stato bello! Avevo con me il temperino di tuo padre e sono stato seguito per un po' da una cagnetta che i padroni chiamavano Dixie. A volte mi sentivo così felice che dovevo smettere di pescare. A un certo punto mi sono sdraiato sulla sponda e ho chiuso gli occhi per ascoltare il rumore che faceva l'acqua e il vento fischiava sulla cima degli alberi, lo stesso vento che soffia giù nello Stretto, eppure è diverso. Per un po' mi son concesso il lusso di immaginare che ero morto e mi stava bene anche quello, almeno per un paio di minuti, finché non me ne sono reso conto: Morto. Mentre me ne stavo lì sdraiato a occhi chiusi, dopo essermi immaginato come sarebbe stato se non avessi davvero potuto più rialzarmi, ho pensato a te. Ho aperto gli occhi e mi sono alzato subito e son ritornato a essere contento. È che te ne sono grato, capisci. E te lo volevo dire.
(traduzione di Riccardo Duranti)
Nevicata (Mark Strand)
Se guardi la neve che scende a coprire la terra, coprire se stessa e tutto ciò che tu non sei, vedrai che è la deriva gravitazionale della luce sul rumore dell'aria che cancella l'aria è il cadere dell'attimo nell'attimo, la sepoltura del sonno, il rovescio dell'inverno, il negativo della notte.
Di Carvelli (del 06/05/2011 @ 09:10:06, in diario, linkato 1268 volte)
Questa poesia è di Leonard Cohen (tratta da Il Libro del desiderio - Mondadori) e dopo vi spiego perché mi piace tanto.
Hai amato abbastanza (Leonard Cohen)
Io ti dissi che sarei stato il tuo amante. A queste parole ridesti. Persi per sempre il mio lavoro. Entrai nel novero dei morti.
Spazzavo le stanze di marmo, Ma tu mi rispedisti giù. Mi evitasti di credere Finché mi informasti che:
Non sono io quello che ama - E' l'amore che mi afferra. Quando giunge l'odio col suo plico, Tu vieti la consegna.
E quando la brama del tuo contatto Nasce dalla brama, allora tu Sussurri: "Hai amato abbastanza, Ora lasciami essere Quella Che Ama".
Spiegare una poesia è come spiegare una barzelletta. Se non hai riso la prima volta non è che ridi quando te la mettono lì davanti passo passo, punto per punto. Certo c'è da dire che una barzelletta una volta che te la sei giocata te la sei bruciata (e questo potrebbe essere una nota politica) la poesia ce l'ha un buona la seconda. E una terza ecc. E poi c'è da dire che a me piace una cosa a un altro no e via computando. Premessa ammessa dico la mia su questi versi del grande cantautore. E poeta. Data la premessa dei versi: Io ti dissi che sarei stato il tuo amante./A queste parole ridesti mi piace più giù quando dice: Finché mi informasti che: Non sono io quello che ama - E' l'amore che mi afferra. Quando giunge l'odio col suo plico, Tu vieti la consegna. E mi piace. Che quando l'amore afferra (quando ci riduce in sua potestà) si porta dietro anche l'odio. Ma tutta questa roba non so se ce la vedo solo io. La poesia continua così: E quando la brama del tuo contatto Nasce dalla brama, allora tu Sussurri: "Hai amato abbastanza, Ora lasciami essere Quella Che Ama". E qui mi piace proprio assai. Forse perché mi pare di aver capito quello che si dice prima. Forse perché mi sembra di stare sulla strada giusta. Che forse arrivo alla fine che ho capito qualcosina. Ed ecco che cosa ho capito. Che l'amore da brama non è quel che ama. La rima me la sono inventata all'occorrenza. Ma di più mi piace che Lei dica a Lui che il suo amore (quello ardentemente dichiarato) è già finito. E' già abbastanza. E quindi è troppo e finito. Ora sta a lei amare. Finalmente. In questo ping pong ci sono molti mancati incontri. Mi viene da dire per questa stessa strada: Uomo che brama Donna che ama. In realtà dovrei dire. Due diversi modi di amare. Ma mi rendo conto che ora non fa più ridere.
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