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Alla stessa maniera userete di tutto ciò che si definisce Fortuna. La maggior parte degli uomini gioca con lei e vince tutto e perde tutto così come gira la sua ruota. Ma tu lascia come illecite tali vincite e tratta di Causa ed Effetto cancellieri di Dio. Opera e accumula nell'ambito della Volontà e avrai incatenato la ruota della Casualità e potrai sedere da allora in avanti fuori da ogni timore libero dalle sue rotazioni. Una vittoria politica un aumento di redditi la guarigione da un'infermità il ritorno di un amico o qualsiasi altro favorevole evento risollevano il tuo animo e tu pensi allora che lieti giorni si preparano per te. Non crederlo. Niente potrà recarti pace se non il trionfo dei principi.
Da Fiducia in se stessi di Ralph Waldo Emerson
Pinocchio: disegni di Mattotti, poetici, surreali. Musiche/Musical deboli/e. Anche la canzone di Dalla non mi sembra un gran che. Alla fine il film sconta una mancata scelta di direzione registica. Un ibrido che brucia per poco coraggio la poesia e l'arte del grande disegnatore in un falò di debole ispirazione nipponica. Anche la scelta dei tagli nella storia non è condivisibile (troppo lunghe marachelle). Alcune sequenze rimangono impresse come quella della città dei balocchi. Da vedere in tutti i casi.
Educazione siberiana: Salvatores crede nell'amicizia come percorso di formazione. E' il suo tema. Ribadito senza ossessione, con metodo. E una sorta di allegria che qui diventa "resistente". Il film non manca di nulla. Buona scrittura, buona recitazione, capacità di racconto e di visione internazionale a cui potrebbe ambire - per dire - un Tornatore (quello della Leggenda, ad esempio). Il risultato è una pellicola che sta bene ovunque. Anche in un cinema e questo è abbastanza per andarlo a vedere, comunque.
Viva la libertà: quando tutti gridano alla morte del "cinema italiano" all'improvviso dà segni di vita. L'eutanasia diventa così la contestata definizione di un metodo di chiusura troppo giusto per essere anche buono. Gli obiettori che avrebbero avuto gioco facile a staccare la spina delle sale (attaccandola magari ai serial tv) si devono qui ricredere. Certo c'è da chiedersi come sarebbe stato il film senza Servillo. Ma la storia, efficace anche nel salto "spaziale", ci lascia ben sperare sulla capacità di racconto sia civile che psicologico dei prossimi film di Andò.
Credere nell'uomo - Nazim Hikmet
Non vivere come un inquilino o come un villeggiante nella natura. Vivi in questo mondo come se fosse la casa di tuo padre. credi al grano alla terra, al mare, ma prima di tutto credi all'uomo. Ama la nube, la macchina, il libro ma prima di tutto ama l'uomo. senti la tristezza del ramo che secca, del pianeta che si spegne, della bestia che è inferma, ma prima di tutto la tristezza dell'uomo. Che tutti i beni terrestri ti diano a piene mani la gioia, che l'ombra e la luce ti diano a piene mani la gioia, ma prima di tutto che l'uomo ti dia a piene mani la gioia.
Limpido, lento il passo verso il vero fa di una strada aggrovigliata di arbusti un sentiero. Poi dirai che sono servite lame. Dirai che è stato faticoso. Che era meglio cercare una via già segnata. Ma è la stanchezza, la stessa che ti ha portato dove sei ora, che ha fatto tutto il lavoro. Non tu. Che ero la riposi, quella stanchezza. Placido, sazio. Quanto prima eri gravido di tensione e confusione.
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