Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
UN ULTIMO DESIDERIO
Ho un solo desiderio, Nel silenzio della notte Lasciatemi morire Al margine del mare. Un sonno dolce avrò, Il bosco vicino Sulle distese acque Mi sia il cielo sereno. Non voglio bandiere, Né una bara ricca, Fatemi solo un letto Di teneri ramicelli. Nessuno dietro deve piangere, Solo l'autunno deve dare voce Alle foglie morte Che con rumore cadono. Il fiumicello scorre, Scivola anche la luna, Dentro gli aghi dell'abete Sopra, il tiglio santo Fa tremare i rami. Quando non sarò più vagabondo, Da allora in poi Mi accarezzeranno con amore pensieri lontani. Stelle che scorgono Dall'ombra del cedro, Essendomi amiche Mi sorridono ancora. Piange dal dolore Il canto del mare. Che io sarò polvere... Nella mia solitudine.
C’è chi colleziona farfalle / e chi colleziona medaglie / chi denaro chi francobolli / c’è chi costruisce armi / chi le usa / chi lavora se c’è lavoro / c’è chi si perde dietro un amore / vincendo una vita.
C’è il mare / c’è la montagna / l’aria sa di ginestra / le stanze di pulito / c’è di tutto / e tutto è tuo / non sei mai stata / tanto ricca / e così sola.
Nascere per caso / nascere donna / nascere povera / nascere ebrea / è troppo / in una sola vita.
Che mi vengano pure malattie e sciagure / che i giorni non siano meno faticosi / che esistano pure le brutture / che guadagnare il tozzo di pane / non sia più facile / tutto va bene / purché iddio che non c’è / (ho sempre meno paura a dirlo) / mi conservi fino alla fine / la nostalgia di te.
Vivere qui o altrove / è lo stesso / quello che conta / quello che tiene in vita / non è legato a un luogo / un paese vale l’altro. / Gli amici non mancano / perché non ci sono / i pochi rimasti / sono presi nel vortice / dell’infelicità propria.
Il potere non s’addice / alla donna / la imbruttisce / la deforma / la maschilizza / la ingoffa / la rende feroce / da far paura.
Crescono come selvaggi dicevi / senza Dio / senza un padre come si deve / senza un tozzo di pane / senza istruzione / senza futuro / povere figlie mie, / se sarete oneste ubbidienti / buone e pure / troverete qualcuno / che non bada alla dote / siete belle / siete più belle / delle figlie / del commerciante in legname / anche di quelle grasse / di Roth il riccone, / se non sarete schizzinose / e non pretenderete di scegliere / perché non ve lo potete permettere / la speranza di sistemarvi c’è.
A occhi asciutti / a stomaco pieno / in una casa di proprietà / con un lavoro autonomo / tra donne che gridano forte / tra uomini spaventati / è la mia ora / e non so più viverla.
Per noi
L'amore non è paradiso terrestre, a noi l'amore annunzia ronzando che di nuovo è stato messo in marcia il motore raffreddato del cuore.
Mattino d'autunno
Un pallido sole che scotta Come se avesse la febbre E fa sternutire quando La gioia d'esser giovani E di passeggiare di mattina Per i viali quasi deserti E' al colmo, illumina l'erba Bagnata e la facciata rosa Di un palazzo. Tutto è gioviale Buongiorno e sereno, raffreddore E mezza stagione. E Goethe
La persona semplice che non sono fa le cose che la persona difficile gli intima di fare. La persona semplice che non sono fa male le cose difficili che pensa di dover fare. Non è il suo genere. Non gli viene bene fare cose difficili che non capisce, non sente. La persona difficile si arrabbia. Poi apre un dialogo con la persona semplice che vorrebbe essere. Il dialogo è in realtà una discussione da cui entrambi pensano di dover uscire con un vincitore. La persona semplice che non sono se ne va irritata, dispiaciuta, delusa. Rimane la persona difficile. Che ora, però, si accorge di non poter fare a meno della persona semplice. La richiama. Inutilmente.
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