Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 26/11/2008 @ 09:51:00, in diario, linkato 1341 volte)
Succede o non succede. Che arriva il sonno, che va e vine, che non ritorna. Succede che sei stanco e non dormi, devastato ma senza addormentarti. Per qualcuno - i professionisti di questo tran tran - ha un nome solo. Una parola che suona come una condanna o un vizio. Io penso con pudore a quella parola che vorrei continuasse a essere vizio d'altri.
Di Carvelli (del 15/01/2009 @ 09:48:40, in diario, linkato 1365 volte)
"La fine della giornata di contrattazioni era come la fine di una battaglia. Dopo le cinque i Padroni dell’Universo si prendevano cura di tutti quei dettagli operativi che la gente degli altri settori lavorativi passava tutto il giorno a fare. Facevano il conto del “netto del netto”, ossia dell’autentico profitto o perdita della giornata di lavoro. Ricontrollavano i mercati, rivedevano le strategie, discutevano i problemi personali, andavano alla ricerca di nuove emissioni, leggevano la stampa finanziaria, un’attività severamente proibita durante la battaglia quotidiana. Si raccontavano episodi di guerra, si percuotevano il petto e lanciavano grida di esultanza quando se l’erano meritato. Una sola cosa non si faceva mai: andarsene a casa dalla moglie e dai figli". Da Tom Wolfe Il falò delle vanità (Oscar Mondadori, pg. 366, traduzione di Ranieri Carano)
Ho letto Il falò delle vanità. Con entusiasmo. Un entusiasmo esterno, a volte contemplativo anche se non così avulso, il piacere della facilità, della meccanicità che funziona. Forse il finale lo avrei immaginato meno giustapposto e "a morale" conclusiva. Ma il libro è un gran libro con scene esilaranti e una costruzione di grande duttilità esplicativa. Oserei dire che alle volte si presta a riflessioni di scuola, a esempi formativi. Ovviamente arrivo a dire tutto questo da buon ultimo ma mai dire mai o non più a un bel libro coem questo di Tom Wolfe (penso addirittura di aver dimenticato di averlo in un'altra libreria e averlo comprato per la seconda volta). Dialoghi feroci, descrizioni dei personaggi veramente notevoli, incastri semplici (a volte) ma efficaci. Un gran libro.
Di Carvelli (del 16/01/2009 @ 14:38:50, in diario, linkato 1341 volte)
Dall'intervista di Emanuele Trevi a Mark Strand (ieri 15 gennaio su il manifesto)
Se è vero che per ogni poeta il punto di partenza è la poesia di un suo predecessore, quanto è stato realmente importante per lei l'esempio di Wallace Stevens ? E ha mai provato i morsi di quella che Harold Bloom definisce l'angoscia dell'influenza ? Di Stevens iniziai con il leggere i Tredici modi di guardare un corvo. Oggi mi capita di insegnarlo nei miei corsi all'università. Mi voleva chiedere se è così difficile affrancarsi da un modello? Direi di no, si può riconoscere il proprio punto di partenza e nello stesso tempo andare lontano. Il fatto è che sarebbe finto pensare a un'innocenza da recuperare. Bloom dice che c'è un clinamen, uno scarto dal percorso tracciato dal maestro; ma questo avviene grazie ad altri maestri: nel mio caso Kafka, Borges... La vera angoscia dell'influenza, a mio parere, la si deve provare nei confronti di se stessi. Insomma, la mia paura non è l'imitazione, ma l'auto-imitazione. Bloom, nella sua teoria, non tiene nel debito conto questo aspetto.
Di Carvelli (del 26/01/2009 @ 16:06:26, in diario, linkato 1870 volte)
Di Carvelli (del 28/01/2009 @ 14:16:36, in diario, linkato 1467 volte)
"La mia natura ritrosa anzi che no mi inibiva di ricercare; e portandone la viva impronta sul viso, ella inibiva agli altri di ricercar me. Così delle donne, alle quali per natura era moltissimo inclinato, non mi piacendo se non le modeste, io non piaceva pure che alle sole sfacciate; il che mi facea rimaner sempre col cuor vuoto. Oltre ciò, l'ardentissima voglia ch'io sempre nutriva in me di viaggiare oltre i monti, mi facea sfuggire di allacciarmi in nessuna catena d'amore; e così in quel primo viaggio uscii salvo da ogni rete".
Vittorio Alfieri - La vita (epoca terza capitololo secondo). La mia edizione porta illustrazioni di Duilio Cambellotti e l'etichetta di una libreria di Buenos Aires.
Di Carvelli (del 30/01/2009 @ 12:35:16, in diario, linkato 1284 volte)
Mal di gola. Mi consigliano vari colluttori. Scrivo. La mia collega ascolta e poi mi rimprovera. Devo essere più naturale e allora ecco, ho comprato uno spray alla propoli dall'inequivocabile etimo: golis. Vediamo...
Negli ingredienti spicca anche se in posizione secondaria il Cinnamomum. Sì ecco cosa mi è venuto in mente...
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Di Carvelli (del 03/02/2009 @ 07:35:02, in Diario, linkato 1276 volte)
Le cose,le persone. La vita,la morte. Pensare o fare. Adesso o dopo. Tu, io.
Di Carvelli (del 04/02/2009 @ 14:40:46, in diario, linkato 1267 volte)
Mio padre attribuiva ai camerieri l'immortalità
per Derek Walcott
Di certo non si fa troppa fatica a capire l'irrealtà di clienti occasionali quali noi siamo, seduti a uno dei molti tavoli, pallidi come la tovaglia che li copre.
Il tempo con le sue espansioni e le sue contrazioni non riguarda questi due neanche un po'. Stanno uno accanto all'altro, rivolti alla strada, con la stessa giacca bianca e lo stesso sorriso stampato,
pronti a inclinare la testa in segno di benvenuto se uno di noi infila la porta dopo aver letto i prezzi salati del menu su questa strada di molte figure ingobbite e baveri alzati.
Charles Simic - Club midnight
Di Carvelli (del 09/02/2009 @ 15:17:40, in diario, linkato 3288 volte)
EDIZIONI PONTE SISTO presentano
AMARSI A ROMA Guida per cuori sbandati di Roberto Carvelli
(collana FuoriLuogo)
Nelle librerie dal 14 febbraio 2009 il nuovo libro di Roberto Carvelli Amarsi a Roma. Guida per cuori sbandati
Dopo Perdersi a Roma, Carvelli racconta la città con gli occhi di chi l'amore l'ha trovato, di chi l'ha appena perso e di chi continua a cercarlo, senza mai darsi per vinto. Le strade e i vecchi palazzi, giardini e cabine telefoniche, vicoli e terrazze, disegnano una mappa di Roma che accompagna il lettore alla scoperta di una città tutta nuova. Le memorie e le impressioni di Maria Grazia Calandrone, Lisa Ginzburg, Tonino Guerra, Raffaele La Capria, Dacia Maraini, Claudio Piersanti, Walter Siti, Emanuele Trevi e Roberto Varese completano il disegno.
Amarsi a Roma inaugura la nuova collana FUORILUOGO, diretta da Daniela D'Angelo e Roberto Carvelli: guide insolite per perdersi nelle città italiane, tra percorsi inconsueti, luoghi noti e ignoti, spunto per meditazioni assorte e vagabonde, per riscoprirsi cittadini o anomali turisti. Passeggiate senza meta in una flânerie fisica e sentimentale, accompagnati dalle suggestioni dell'autore, dei classici della letteratura e dalla confidenza degli scrittori contemporanei intervistati.
Il libro sarà presentato sabato 14 Febbraio alle ore 18.00 nella sala 42 del Palazzo Englenfield (Upter) in via IV Novembre,157. Interverranno il presidente del I Municipio Orlando Corsetti, l'onorevole Gianluca Quadrana e l'onorevole Enzo Foschi. Partecipano Maria Grazia Calandrone, Lisa Ginzburg, Roberto Varese, Daniela D'Angelo. Modera Stefano Gallerani. Conclude il Presidente del Consiglio Roma 1 Stefano Marin
Sarà allestita per l'occasione una mostra fotografica di Giovanni Villa che ripercorre i luoghi simbolo della capitale citati nel libro di Carvelli.
La serata continuerà con il book party CUORI SBANDATI al Tuma's book bar di San Lorenzo.
Di Carvelli (del 13/02/2009 @ 09:35:54, in diario, linkato 1363 volte)
Ieri 12 febbraio: anniversari. Morte di Julio Cortazar e nascita di Charles Darwin. Penso enigmisticamente al nesso logico che avvicina i due eventi, i due personaggi. Sento che c'è ma non lo esplicito. Non mi va. Non ci penso ma so che c'è. Che c'è un po' di scienza e un po' di creazione oltre all'Argentina, in entrambi. Che qualcosa accende un'amicizia delle menti. Nella foto qui sopra il bar London City a Buenos Aires (fotografato da me qualche mese fa). E' qui che Cortazar scrisse Los Premios. Cortazar è un mio amore letterario. Un amore nato per caso e "illetterariamente" - e non è il solo legame storto che mi ha portato a pagine che poi ho sempre tenuto come libro d'ore. Nacque sulle note di un sassofono. Quello di Checco Marini, jazzista di quegli anni di concerti e scoperte. Letture. Non è morta quella passione specie la maestria del racconto breve che ha in Bestiario e Ottaedro (e, naturalmente, le Storie di Cronopios e Famas) due prove perfette che ogni tanto mi piace rileggere.
"Sfioro al tua bocca, con un dito sfioro l'orlo della tua bocca, la disegno come se uscisse dalla mia mano, come se uscisse dalla mia mano, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare". (Cortazar per amanti citato ieri sul Riformista da R.Miranda).
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