Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 28/07/2011 @ 12:56:49, in diario, linkato 1161 volte)
Ieri è morta Agota Kristof. Credo di aver qui scritto e detto spesso della mia passione per questa autrice. Ho scritto passione ma volevo dire approvazione di un percorso letterario completo, autoriale e non solo di una debolezza per i suoi libri che ho letto in tempi sospetti. Quando tutti parlavano della sua Trilogia. Quando tutti la sbandieravano nelle bibioteche o nelle borse da mare di un mare che trasudava sofisticazione. Su comodini che parlavano difficile. Io l'ho scoperta dopo. Un dopo che giustificava (aiutava a varcare) il salto dal "successo" al "classico" che è fortuna rivelare in vita. Questa domanda è tratta da un'intervista a lei che leggete per intero nel link dal sito della Einaudi. Non parla di scrivere ma di non scrivere. Parla di silenzio e l'ossimoro sposa questo abbandono di oggi con la levità vuota che ha o dovrebbe avere la morte al suo grado zero.
Quanto materiale non scritto c’è nella sua testa? Non scrivo più, sono molto malata. Non è stata una decisione consapevole, è successo e basta. Semplicemente non me la sento, non ho più l’energia necessaria. Però ci sono ancora tanti temi che mi interessano, e su uno di questi ho cominciato a scrivere due anni fa. Ho tutto il libro in testa, praticamente è finito. È molto facile mettere sulla carta quello che ho immaginato. Così ho buttato giù un paio di pagine, ma mi sembrava di ripetere cose che avevo già scritto. Ho ricominciato, poi ho scritto il finale, diverse volte, alla fine ho lasciato perdere.
Il resto è qui www.einaudi.it/speciali/Intervista-ad-Agota-Kristof
Non lo scrivo. Spesso non lo dico. Non mi piace. Ho passato anni e anni della mia vita a viaggiare al fianco delle vite di altre persone. Niente di speciale. Ci sono stato. E basta. Quando serviva. Quando era richiesto. Piccole spesso. Spesso niente. In questo piccolo viaggio insieme qualcuno è salito e sceso. Qualcuno ha ripreso poi da solo. Ho visto molte vite. tante quante non potrei più raccontare. Qualcuna forse neppure ricordare. Lo dico poco. Lo scrivo quasi mai. Oggi. Oggi che un mio amico mi ha detto un suo segreto felice. A me solo. Il suo segreto che gli cambia la vita. E che mi fa ripensare al tanto tempo insieme. Alle cose dette. A quei piccoli dolori che allora sembravano insostenibili e ora sono solo felicità. Ecco, oggi lo scrivo.
Di Carvelli (del 29/07/2011 @ 14:54:46, in diario, linkato 1278 volte)
Il corso di un particolare
Oggi le foglie gridano, sospese ai rami battuti dal vento, eppure il nulla dell’inverno un poco si assottiglia. E’ ancora pieno di ombre gelate e forme di neve.
Le foglie gridano… A distanza, si sente solo il grido. E’ un grido indaffarato, che riguarda qualche altro. E sebbene si dica che si è parte del tutto,
c’è un conflitto, una resistenza implicata; l’essere parte è un impulso che declina: si sente la vita di ciò che dà vita com’è.
Le foglie gridano. Non è grido di pietà divina, né l’alito estremo di eroi senza fiato, né grido umano. E’ il grido di foglie immanenti a se stesse,
vuote di fantasia, che non significano più di quello che sono all’orecchio di chi finalmente le accolga, è la cosa stessa, finché in ultimo il grido non riguarda nessuno.
Wallace Stevens - The Auroras of Autumn - trad. Nadia Fusini
"Dobbiamo rispettare anche chi non la pensa come noi." "E noi come la pensiamo?" ALTAN da L'Espresso di questa settimana
"Questo è pieno, questo è vuoto, dal pieno si attinge il pieno; attinto il pieno dal pieno, il pieno rimane pieno." Brhadarannyaka Upanishad
"Disse: credo nella poesia, nell'amore, nella morte,/ perciò credo nell'immortalità. Scrivo un verso,/ scrivo il mondo; esisto; esiste il mondo." Ghiannis Ritsos
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