Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Buon anno
Naturalmente le cose stanno sempre come uno le ha lasciate. Se non le ha toccate. Naturalmente. Quindi si inizia da dove si era. Ho visto le bozze di KAMASUTRA IN SMART che presto anticiperò. Anche la copertina ho visto ma in fieri; Quindi... KIS sarà/é la ,ia prova veramente narrativa. Di quel genere con i personaggi che dicono le cose e i paesaggi e le sensazioni... Insomma un raccontone di più di 90.000 caratteri che esce in 64 pg. C'é un uomo grande, un uomo e una ragazza che gli precipita addosso con tutta l'irruenza dei suoi vent'anni e della sua smart... Lui ha 45 anni quindi incontra un londo, un altro mondo. Un mondo smart... Perchè il mondo è smart ora... e lui lo scopre in tutta la devastazione semplice che ha l'amore. Devastazione? Sì, devastazione.
Natale era. Oggi passando da Piazza Venezia (Roma naturally) per andare a lavoro ho visto la fotocopia al verso contrario (il negativo si direbbe in fotografia) dell'operazione di ancoraggio dell'albero di Natale di Roma (l'altro sta in front of Vaticano). Solo che mentre lì si ergeva uno splendido abete verde e palluto e luccicante e colorato, qua si segnettava uno stecco nudo di fronda in fronda che pareva come nei cartoni animati il coyote tristemente privato del suo manto. Sono finite le feste. Segate. A nudo. Ecco il 2005!
Naturalmente sappiate che nel mio sito si può fumare. E' attrezzato con un'apposita saletta che è questa: http://www.carvelli.it/piaceri.html
Inoltre vorrei fare un po' di pubblicità regresso a
Uno short di Matteo B. Bianchi su . Su in edicola.
L'altro giorno ho rivisto la location di uno dei racconti di PAR: la sala corse. Il titolo del racconto è LA COMUNIONE ALLO SPORTELLO. Ed in effetti ho visto tanto officio e tanta fede. Ma anche studio. Ma anche speranza. Ma anche dolore. Ho visto che in terra c'erano cedolini strappati e ho rivisto i flussi. Ho rivisto la nursery al maschile (mai una donna) e gli schermi accesi e i flussi. Ho ripensato a quei nomi di cavalli e a quelle pagine tutte scritte che mi ricordano quelle dei titoli di borsa de Il Sole 24 ore. Bellissime elencazioni. Mi piacciono le elencazioni. Mi piacciono perecchianamente ma anche tecnicamente. Gli annuari del calcio. I vecchi orari ferroviari con tutte quelle pagine gialline e quel formato rettangolo. Il più antiletterario è letterario. Lo sapeva anche Simenon che teneva a casa e si ispirava agli elenchi telefonici delle varie città francesi per immaginare storie, fatti, conseguenze. Forse è che anche una sola parola ha una storia. Un nome. Un cognome. Un cavallo.
Dimenticavo di consigliarvi il LINUS di cui sotto per uno splendido racconto di Sandro Campani futuro esordio per Playground e già nell'antologia Bloody Europe! della stessa casa editrice. Un racconto d'infanzia bellissimo. Crudele e sereno come solo l'infanzia può. Facilmente.
Di Carvelli (del 12/01/2005 @ 09:46:27, in diario, linkato 1140 volte)
Corsera. Nichi Vendola plaude a Buzzanca padre di gay e dice che suo padre si sarebbe riconosciuto nell'icona macha del B-movie italiano. Forattini divorzia da La Stampa e uno studio americano ci dice che avere segreti aiuta. Ci rende soddisfatti avere una doppia vita in secret. Rafforza l'autostima. E' morto dado Ruspoli, il principe della dolce vita. Rotta nella destra. Bossi redivivo. Prodiani qui e prodiani lì. Sfogliare il giornale delle volte è proprio un esercizio di salti e saltimbanchi. Si passa dal serio al faceto per tornare al serio replicando le lacrime o la serietà di un conduttore di show domenicali facili al dolore come alla risata. Replichiamo quella leggerezza balistica che ci spinge tra i due stati d'animo? E come? Con nonchalance perplessità o guitteria?
Era un film molto bello di Salvatore Piscicelli. Erotico si dovrebbe dire, se fosse un genere. Se non fosse un genere inflazionato. Ben interpretato e coraggioso. Giocato tra la mistica del desiderio (Teresa D'Avila e Cioran) e la distanza di mondi tra mondi. Intellettuale e pratico. E' ma mente che muove il corpo o viceversa, cantavano The Smiths? Un film da rivedere ma anche qui i DVD non sono un formato aggiornato.
Ieri ho riletto alcune poesie bellissime da IL SENSO DELLA LOTTA e ho ascoltato la voce del grande autore francese nel CD che era incluso all'interno del piccolo Bompiani. C'è una grande bellezza nel cercare nei libri vecchi delle tracce di risposta alle cose nuove. Anche la lett(erat)ura ha il suo panta rei.
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