Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Hai detto "un the" ma non era l'ora giusta o forse non ero io giusto. Hai detto "un the" come uno o una che dica una cosa che non pensa. Che sente di dover dire. Hai detto "un the" come qualsiasi cosa che si possa dire al posto di un'altra cosa che non sai dire. E ora siamo qui. Ognuno a casa sua. Senza the. Entrambi.
Punto 1 al Punto 2. Chi avrà la storia perfetta per la mia esperienza? O: di chi avrò la storia io perfetta per la sua esperienza? Ci penso un po' su. Non troppo però.
Punto n. 1 Il blog è andato in tilt (e non era per troppi accessi). I commenti non ci sono più causa spam molesto. Non si commenta più. Si accetta o si protesta via mail.
Punto n. 2 Sto leggendo Max Frisch Il mio nome sia Gantenbein (Feltrinelli) e come mio solito cito: "Un uomo ha avuto un'esperienza, ora cerca la storia che le si attaglia - non si può vivere con una esperienza, che rimanga senza storia, così mi pare, e certe volte m'immagino, che un altro possieda proprio la storia, che s'attaglia alla mia esperienza..."
Punto n. 3 Ho visto Silvio forever e non mi è sembrato che aggiunga molto di più al culto di questa personalità. Né tantomeno che gliene tolga.
Punto n. 4 Ho sentito Mahler e parlato dopo con due musicisti che parlavano un linguaggio loro che io non capivo e mi sono sentito inadeguato.
Punto n. 5 Mi sento inadeguato pure adesso. Causa sonno. Causa confusione. Causa incomprensione. Ma il mio nome sia...
Raccontatevi una storia, una storia che vi piaccia ma di cui non siete voi i protagonisti ma la persona a cui volete meno bene, che odiate (se avete qualcuno che odiate e non è detto che sia un male). In questa storia, ovvio, a questo qualcuno le cose vanno bene, forse pure un po' troppo. E questo qualcuno, lo ripeto per correttezza, non siete voi. Ma va così. Raccontandovi questa storia addormentatevi e addormentatevi serenamente. Ripetetevela finché non vi prende il sonno. Se il sonno non vi prende raccontatevene un'altra con un'altra persona che odiate o non apprezzate (di solito l'odio va a coppie). Se non prendete sonno neppure così. Contate le pecore. Quelle bianche. Se ce n'è una nera riniziate. Ma non a contare quelle bianche. A raccontarvi la storia in cui quello o quelli che odiate se la passano bene. Ma che dico bene, alla grande. E poi di nuovo le pecore. E se domani avete passato la notte in bianco non date la colpa a me. Io racconto solo storie.
È difficile amare in primavere come questa che a Brera i contatori Geiger denunciano carica di pioggia radioattiva perché le hacca esplodono nel Nevada in Siberia sul Pacifico e angoscia collettiva sulla terra non esplode in giustizia. Potrò amarti dell'amore virile che mi tocca, e riempirti se minaccia l'uomo sé nel suo genere?
O trasferisco in pubblico stridore che è solo nostro, anzi tuo e mio?
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