Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 15/01/2009 @ 09:48:40, in diario, linkato 1364 volte)
"La fine della giornata di contrattazioni era come la fine di una battaglia. Dopo le cinque i Padroni dell’Universo si prendevano cura di tutti quei dettagli operativi che la gente degli altri settori lavorativi passava tutto il giorno a fare. Facevano il conto del “netto del netto”, ossia dell’autentico profitto o perdita della giornata di lavoro. Ricontrollavano i mercati, rivedevano le strategie, discutevano i problemi personali, andavano alla ricerca di nuove emissioni, leggevano la stampa finanziaria, un’attività severamente proibita durante la battaglia quotidiana. Si raccontavano episodi di guerra, si percuotevano il petto e lanciavano grida di esultanza quando se l’erano meritato. Una sola cosa non si faceva mai: andarsene a casa dalla moglie e dai figli". Da Tom Wolfe Il falò delle vanità (Oscar Mondadori, pg. 366, traduzione di Ranieri Carano)
Ho letto Il falò delle vanità. Con entusiasmo. Un entusiasmo esterno, a volte contemplativo anche se non così avulso, il piacere della facilità, della meccanicità che funziona. Forse il finale lo avrei immaginato meno giustapposto e "a morale" conclusiva. Ma il libro è un gran libro con scene esilaranti e una costruzione di grande duttilità esplicativa. Oserei dire che alle volte si presta a riflessioni di scuola, a esempi formativi. Ovviamente arrivo a dire tutto questo da buon ultimo ma mai dire mai o non più a un bel libro coem questo di Tom Wolfe (penso addirittura di aver dimenticato di averlo in un'altra libreria e averlo comprato per la seconda volta). Dialoghi feroci, descrizioni dei personaggi veramente notevoli, incastri semplici (a volte) ma efficaci. Un gran libro.
Di Carvelli (del 26/11/2008 @ 09:51:00, in diario, linkato 1340 volte)
Succede o non succede. Che arriva il sonno, che va e vine, che non ritorna. Succede che sei stanco e non dormi, devastato ma senza addormentarti. Per qualcuno - i professionisti di questo tran tran - ha un nome solo. Una parola che suona come una condanna o un vizio. Io penso con pudore a quella parola che vorrei continuasse a essere vizio d'altri.
Di Carvelli (del 25/11/2008 @ 09:58:35, in diario, linkato 1465 volte)
Di Carvelli (del 25/11/2008 @ 09:04:17, in diario, linkato 1382 volte)
Joan As Policewoman ieri al Circolo degli Artisti. Bel concerto. Con tanto di dedica adi Obama e al suo prossimo insediamento alla Black House. Una miscela perfetta di suoni e forza nella voce e nelle interpretazioni, rivisitazioni. Non male davvero.
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Di Carvelli (del 24/11/2008 @ 09:32:13, in diario, linkato 1286 volte)
1 La pornografia: una profezia che si autoavvera. 2 Il sesso interessa tutti soprattutto le donne, soprattutto le ragazze, soprattutto giovani (vedi ieri sera metro: spiegazioni di tecniche di bacio, tecniche di ricevimento...tipo come mettere la testa se lui si avvicina...) 3 Come fare una buona raccolta differenziata. 4 Come fare una buona colazione (fa bene). 5 Come fare finta che non è. 6 Come fare finta che non è stato. 7 Leggere gratis poesie in libreria (tecniche). 8 Come cucinare con o senza l'aglio in camicia. 9 Come riconoscere un vino dalla frafica dell'etichetta. 10 Conme vincere all'ultimo dopo aver giocato male tutta la partita. 11 Come piangere senza lacrime. 12 E con le lacrime. 13 Ecc.
Di Carvelli (del 24/11/2008 @ 09:29:54, in diario, linkato 1308 volte)
Di Carvelli (del 21/11/2008 @ 09:42:24, in diario, linkato 1351 volte)
Ci sono scrittori che muoiono prima del secondo libro. Chi al quarto. Chi dopo dieci libri. Scrittori con il cuore che ancora batte ma aritmico, sotto incubatrici adulte che li tengono in uan vita artificiale. Non voglio usare metafore ulteriori perché tempo fa mi capitava in politica di sentirla dire spesso da parte di uno schieramento verso l'altro e mi disturbava. "Stacchiamogli la spina!" dicevano arguti i commentatori senza sapere il dolore che poteva per riflesso comportare ad una "minoranza" che della metafora non poteva avvisare il salto logico. la mia metafora si ferma prima. Ai modi malati della scrittura e al rischio di fine dell'ispirazione (che brutta parola!), dell'inspirazione (meglio!).
Di Carvelli (del 20/11/2008 @ 14:19:20, in diario, linkato 1190 volte)
La cravatta è verde. La camicia è nera. La giacca è grigia (ma con righe più chiare...forse sempre verdi). Per il resto: il cielo è azzurro (con nuvole bianche), il prato è verde (con fiori gialli...tarassaco). Insomma tutto va come deve andare e io cerco di adeguarmi come posso.
Di Carvelli (del 20/11/2008 @ 10:04:11, in diario, linkato 1263 volte)
Di Carvelli (del 19/11/2008 @ 15:44:57, in diario, linkato 1270 volte)
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