Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 27/01/2005 @ 10:28:40, in diario, linkato 1059 volte)
Il principio non lo so qual è. Il freddo? E il letargo? Non dovrebbero starsene lì buone con le loro provviste? E invece eccole. Invasione. Forse scendono dal terrazzo sovrastante, abbandonano l’intercapedine per la neve. Per la fame. Un piccolo esercito di migranti. L’asilo politico lo chiedono ai biscotti, allo zucchero. Metto tutto in frigo.
Eccola. E' arrivata. Invocata, chiamata, desiderata, come un prova di idee più soffici, come una possibilità di pensieri più bianchi. La neve. Sul tetto qua di fronte. Sul tetto di questa piccola casa. In cima. Sul davanzale, sui legni in attesa di essere montati. la neve è arrivata e con lei la pace. la cancellazione di qualsiasi scossa di pochezza che ci diamo con le cose poco importanti che diciamo, che facciamo come se ne pretendessimo l'assoluto. La neve.
A Natale mi è stato regalato un doccia-schiuma. Non da solo. Con altro. Del tipo DOCCIA THAILANDESE RINVIGORENTE all'Hibiscus. Buono e soprattutto comprato in tempi non sospetti. Nella targhetta c'era scritto "Esiste un mondo dove saggezza è saper pensare al corpo e ai sensi senza dimenticare lo spirito". La linea del prodotto era quella del Rituale del Sé (sic!). Che tempi profondi in cui viviamo.
Oggi Roma è da neve. Non ieri. Oggi Roma sembra intirizzirsi nei calcinacci e nei platani, nei balconi, nelle vetrine dei negozi ancora chiusi, nelle pescherie lasciate pulite dal giorno prima, lavate con la pompa. Oggi Roma si chiude nel dolore del gelo anche se una ragazza tedesca in sandali e gonna leggera, senza calze, sembra fare ironia sui passi più coperti dei romani. Ora che non si può più fumare la gente fuma di più in strada, la bocca – solo la bocca – appena dischiusa dalla sciarpa e le mani coi guanti (credo di non avere mai fumato coi guanti o non ricordo). I passi intirizziti e fasciati di giacconi e cappelli con le orecchie fanno fumo. Del corpo o nicotina. Se nevicherà si farà tutto bianco quello che ora è grigio.
Merita attenzione la casa editrice Nottetempo che rappresenta uno dei più interessanti esordi nel mondo editoriale. Interessante è il poco tempo che ha impiegato per avere una sua strategia, un suo piano editoriale, una sua visibilità. I libri sono belli. Ben scelti. Ma tutto questo non sorprende chi sa. Chi sa chi e cosa c'è dietro (nessun mistero, solo tanta conoscenza e pratica dell'editoria). Quello che trovo assolutaemnte favoloso (per la sua scarsa pratica), dignitoso e sano (oltre che sobrio) è la scelta. La scelta ad esempio di puntare e seguire i propri autori. Due Morelli e due Ottieri. C'è un procedere. Un andare avanti, una progressione, una fiducia ed è bello (e suona bene) per entrambi: editore ed autore.
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Aspettando Morfeo
Solo in Italia l'insonnia colpisce una persona su tre. I dati e le soluzioni della scienza per sconfiggerla. Perché dormire è importante. Anche per capire come siamo
di Monica Maggi
Dormire sembra essere diventata un'attività sempre più complessa. A Milano il 28 gennaio prossimo si terrà un congresso dal titolo esplicativo: "Movimenti patologici nel sonno: dalle parasonnie alle epilessie". Sono sempre più le persone che soffrono di disturbi del sonno: solo in Italia i dati parlano di una persona su tre, particolarmente colpite le donne.
Nell'insonnia vanno anche considerati i microrisvegli, che diventano preoccupanti se in numero eccessivo nell'arco di una sola notte. L'insonnia ha forti ripercussioni sulla nostra salute. Tra le complicazioni più immediate sono le sofferenze e i disagi diurni: stanchezza, sonnolenza, colpi di sonno ma anche mancanza di concentrazione, irritabilità, cali di rendimento e diminuita efficienza .
L'insonnia, recentemente, a causa della tv e degli eccessivi impegni diurni, sta colpendo anche i bambini. Avi Sadeh, del dipartimento di Psicologia dell'università di Tel Aviv ha tenuto sotto osservazione 77 bambini, registrando per cinque giorni l'ora di "nanna" e quella della sveglia, e ha misurato durante il giorno le loro capacità in test di prontezza e apprendimento. Dopo i primi due giorni lasciati ai ritmi naturali di ciascun bambino, nei successivi tre lo scienziato ha tolto o aggiunto un'ora di sonno per valutarne l'impatto. Alla fine si è scoperto che anche una sola ora di sonno in meno è in grado di alterare le capacità cognitive dei piccoli. Chi riposa di più è più sveglio e reattivo.
Per sconfiggere l'insonnia potrebbero bastare un paio d'occhiali. Un'equipe di esperti dell'università di Adelaide, in Australia, ha messo a punto lenti speciali che funzionano a batteria e proiettano una luce blu. La teoria sostenuta è che il colore possa riassestare l'orologio del corpo. La luce del sole, infatti, ha effetti benefici sul cervello e la fototerapia è comunemente usata per trattare i disturbi d'umore stagionali. "La sperimentazione clinica - ha riferito il prof. Donald Duthy che ha guidato il progetto - indica che indossare per un paio d'ore i foto-occhiali è sufficiente per prendere sonno serenamente". L'oggetto miracoloso dovrebbe entrare in commercio prossimamente, a un costo approssimativo che varierà dai 55 ai 110 euro.
Al di là delle difficoltà il sonno rappresenta per molti un momento sacro e sul web non mancano piccoli templi dedicati al dio Morfeo. Tra i pià curiosi i Cacciatori di materassi ovvero i cybernauti che contribuiscono ad arricchire il nutrito database di www.streetmastress.com . Fondato il 27 giugno 2001 da due ragazzi, Noonan e Adam, il sito raccoglie più di 1.200 fotografie solo ed esclusivamente di materassi. Le foto migliori sono premiate per categorie: bambini, donne, mercati, strade.
In rete c'è anche chi si esalta a bearsi della vista di signore e signorine che riposano. Un certo Allan ha messo on line un sito dedicato solo ed esclusivamente a donne dormienti: sleeping-beauties.com . "La mia è una fantasia innocua - dice, per spiegare il suo voyeurismo- Le modelle e le attrici che hanno partecipato a questo progetto si sono divertite molto". Si va dai 31 dollari e 95 centesimi per il filmato più economico, ai 49 dollari e 95 per quello più caro. Il catalogo comprende ben 22 titoli.
C'è invece chi ha raccontato la propria e l'altrui vita di letto in letto. E' Roberto Carvelli che nel suo "Letti" narra come cambia l'esistenza cambiando, appunto, giaciglio. E ancora: si può capire molto da chi ci dorme accanto. Basta osservarlo mentre si gire e si rigira nel letto, e intuire cosa nasconde nella sua psiche. Perché il nostro corpo, dice una recente ricerca, parla anche quando ci abbandoniamo tra le lenzuola, rivelando senza censure alcuni lati del carattere. Ad affermarlo è uno scienziato britannico che sostiene di poter interpretare i tratti più salienti della personalità di una persona, dal modo in cui si abbandona nelle braccia di Morfeo. Lo studio, condotto dal professor Chris Idzikowski, individua alcune posizioni chiave. "Siamo tutti consci del linguaggio del nostro corpo quando siamo svegli, ma questa è la prima volta che siamo riusciti a determinare che cosa dice di noi la nostra posizione subconscia", ha dichiarato Idzikowski. Dalla ricerca è anche emerso che si tende ad adottare sempre la stessa posizione nel sonno, e che solo il 5% delle persone sperimenta ogni notte posizioni diverse.
LA POSIZIONE FETALE La posizione più diffusa è quella fetale. Il 41% delle persone infatti si addormenta rannicchiato su un fianco e a scegliere questa posizione sono soprattutto le donne, il 51% delle quali non riuscirebbe a chiudere occhio se dovesse adottare una posizione diversa. Ad assumerla di norma sono persone che nonostante le apparenze, sono molto sensibili e timide.
LA STELLA MARINA Chi dorme "a stella marina", ovvero sul dorso con braccia e gambe spalancate, tende ad essere una persona che sa ascoltare, ha facilità a fare amicizia e non ama essere al centro dell'attenzione.
LA CADUTA LIBERA La posizione "a caduta libera", propria di chi giace sulla pancia dando le spalle al mondo, è la meno frequente delle sei considerate. Solo il 6,5% la indica come quella preferita. Chi l'adotta ha spesso un atteggiamento spavaldo e socievole, ma in realtà nasconde una personalità nervosa e di solito ha difficoltà ad accettare osservazioni critiche dirette alla propria persona.
IL SOLDATO Il "soldato", che come "la stella marina" dorme sul dorso ma con le braccia lungo il corpo e le gambe dritte, è di norma una persona silenziosa e riservata che esige molto da sè..
IL TRONCO Il "tronco", che dorme su un lato con gli arti a piombo, è spesso un individuo socievole, rilassato anche se talvolta può essere considerato un po' credulone.
IL BRAMOSO Infine, il "bramoso", il quale ha una posizione simile a quella del "tronco", ma è un po' curvo con le braccia allungate in avanti, è di norma un soggetto ambiguo, cinico e con un approccio molto razionale alla vita.
Delle sei posizioni, quella "a caduta libera", nonostante nasconda personalità difficili, è quella che facilita la digestione, mentre "le stelle marina" e il "soldato" hanno maggiori probabilità di avere sonni difficoltosi e di russare. La stragrande maggioranza della gente infine ama addormentarsi lasciando una gamba o un braccio fuori dalle lenzuola.
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Di Carvelli (del 24/01/2005 @ 16:42:55, in diario, linkato 1038 volte)
Con queste foto. Di Francesca Woodman. Belle.
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21/01/2005 - UNA VITA A LETTO: L’AUTOBIOGRAFIA SDRAIATA DI CARVELLI.
Il libro che leggiamo questa sera è un libro di narrativa ma abbastanza atipica, ibrida. Sono brani brevissimi, che hanno una natura di racconto, ma sono anche in qualche misura poetici. Si tratta di una narrazione autobiografica che passa per un elemento fondamentale delle giornate di tutti noi, al quale molto spesso non si pensa, cioè il letto. Il libro si intitola LETTI ed è di Roberto Carvelli, di cui abbiamo parlato a DISPENSER a proposito del suo saggio sul mondo del porno. Anzi, a dire la verità l’abbiamo proprio intervistato e volendo andando su dispenseronline.it potete trovarla nel settore interviste e ascoltarla. Evidentemente il letto occupa almeno un terzo delle nostre esistenze, e delle stesse condivide gli stati d’animo e le fasi della vita. Non c’è modo, visto che a letto si praticano soprattutto il sonno e il sogno, scollegare il riposo dal resto. Anzi, è un po’ il momento in cui le sostanze disciolte nelle giornate, che noi lo vogliamo o no, si depositano sopra di noi, nel momento in cui non possiamo scappare, nel bene e nel male. Un piccolo libro originale da non leggere troppo velocemente. Facendo così finisce subito. E’ più una cosa da sbocconcellare quando capita. Una pagina alla volta, piano piano. Leggiamo un brano che riguarda il terzo letto, un letto fondamentale per la crescita personale di ognuno, quello della prima indipendenza. Roberto Carvelli – Letti.
ROBERTO CARVELLI LETTI VOLAND LIBRI PICCOLI E10
Abbiamo sentito un libro che parla di letti ed è impanato in quella nostalgia particolare che ti prende quando ripensi ai letti, un sentimento d’altri tempi, un po’ da tende di velluto. A questo proposito risentiamo un gruppo retrò interessante che sono i NON VOGLIO CHE CLARA. Ma parliamo della casa discografica, che si chiama AIUOLA e che ha anche pubblicato gli strainteressanti BABALOT. La copertina del disco dei NON VOGLIO CHE CLARA è una fotografia, attenzione, scattata da Matteo Colombo, noto traduttore dall’inglese che conosciamo bene e che nominiamo spesso perché traduce sempre più figate tipo Palahniuk o David Sedaris. Il soggetto della foto invece è la fidanzata del proprietario della casa discografica. E questo per fornire un servizio completo a un’etichetta che ha come slogan “etichetta pop piccola ma curata”. Questi sono i “Non voglio che Clara” il disco si chiama Hotel Tivoli e questa è la canzone che apre il disco: “Quello con la telecamera”.
NON VOGLIO CHE CLARA - QUELLO CON LA TELECAMERA
Matteo "Ferrato" Bordone | | |
L'altro giorno (domenica/Repubblica) bel pezzo-intervista a Gerard Depardieu da cui si evince: smart, passione per la cucina, italiana in particolare, piemontese (tartufi in particolare), ma soprattutto sua relazione con la Bouquet. Ebbene, sono certo di aver udito e di aver replicato la seguente notizia: Depardieu da alcuni masi sta con Fanny Ardant. Imbarazzato vorrei ricordare a chi e quando abbia inoltrato questo pettegolezzo errato. Mi era già capitato con un analogo riferito a Nanni Moretti. Me ne ero fatto superficiale latore. Ora dico basta. Un mio basta. O meglio provo a tagliarmi fuori da questa corsa al privato, alla familiarità con persone ed eventi in primo piano. E' un gioco terribile di cui non capisco le cause precise: vanagloria, arroganza, complicità, sicurezza... Un mix terrificante comunque sia.
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