Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sono a Myajima per un irrefrenabile bisogno di isolitudine. non esiste viaggio che non abbia lisola, anche lisola di un isola come fu per le Aran in irlanda. per me e cosi, nessun uomo e un isola e il triste detto di john donne ma di sicuro un isola puo essere un uomo. la stanza piu bella in cui abbia dormito con vista sul golfo e sul tempio...davvero uno spreco meriterebbe di piu. faccio un bagno caldo nell interrato che sara paerto tutta la notte. ogni volta che mi bagno in acque comuni faccio il mio il detto protogreco...parmenideo boh...non ci si bagna mai nelle stesse acque...lo faccio mio in versione salutista o igienica...
Lascio Takayama sotto la neve e un bel sole e rininuncio a Shirakawa go, due ore di viaggio verso un villaggio di case di paglia che vedro un altra volta in altra stagione piu attrezzato. la έ mia sosta e benefica, faccio ilàYbκ₯ΊΖΎΐ^‘ mio breve bucato garanzia di un viaggio leggero e riparto verso dove.
A Takayama fa la ͺ₯ΫΕneve cade che sembrano monete, fiocchi silenziosi che si posano in terra. il tempo di una birra e un sake e la strada e bianca bianche le parole bianca la notte bianchi i pensieri. L albergo sembra l avamposto di un assalto bianco che vede da sei piani questa armata che fa fosco e luminoso il cielo.
Takayama. in mezzo a neve e ghiaccio. come ci sono arrivato non lo so. un piccolo treno diesel che si inerpica tra fiumi rocce e neve. ΣΡ‘¦Α½ i bigliettai qui hanno uno strano cerimoniale per uscire e entrare nel vagone a chiedere i biglietti.@f@g mi colpisce come escono saplle alla porta un inchino e se ne vanno. sempre.
Prima Kyoto e templi, poi Osaka grande centro commerciale all@aperto e poi@Kobe e di nuovo Kyoto. In mezzo mal di piede e un ragionevole(!) vola al cinema. Scelgo qualcosa chje finisce per monogatari una delle rare parole che so eppure vedu un film deliziosamente e sdolcinatamente tenero e famigliare e riesco a capirlo e persino a commuovermi. Al mio fianco una signora sia asciuga il naso, dietro di me sento smocciolare. Pare che i giapponesi piangono senza lacrime.c@
@m@
@l
Una notte ancora a Tokyo,ospite di Veronica e figli. Treni stracolmi e chiedo ricovero. i piu felici sono i bambini che fanno veri salti di gioia e anche veronica con cui parliamo ore dell italia di amici comuni, del suo nuov fidanzato con una inattesa sorpresa...quelle che altri chiamano coincidenze ma noi no...la teoria dei sei gradi di separazione. a cena ancora con alberto e patrizia. stamattina@dopo un paio d ore di preghiera parto per kyoto. in treno si fuma e non mi ricordo da quando. in realta siamo appestati in un vagone alla fine del treno. il@primo che staccherebbero in caso di necessita/passo paesi avvolti nella neve ma poi spunta il sole su kyoto anche se e fredda. il ryokan e semplice. tatami \lo stesso della notte da v\domani ancora qui salvo un salto a nara o osaka,da decidere. tutto e facile tutto e semplice.tutto e con me/a parte la valigia grossa che e rimasta da v ed e una salvezza.che magia che ce nei bambini/portano qualcosa che non avevo@visto in una casa una cosa che non sai dire. quasi finito TUTTI I BAMBINI TRANNE UNO per ricordare che il dolore e sempre dietro langolo...e la storia della morte di una bimba raccontata dfal padre attraverso il dolore della fine del male...ma comunquewe nella gioia di vivere...tanto tempo per me tanto tempo per tutto.
Capodanno, il giorno piu importante dell anno. Veronica preparava da giorni. ieri cena semplice mezzanotte con spumante io vero, alberto e patrizia. la metro ha chiuso per mezzora e poi ha riaperto tutta la notte. dire che la gente sonnecchiava non fa novita qui. stamattina in una shinanomachi in pieno fervore preghiamo per lanno. gianco il イ小尾 piu piccolo di veronica ogni tantro viene dsa me e mi fa dei lunghi discorsi in gispponese cher non capisco. mi ha preso in grande simpatia. stanotte riparto.
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