Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 14/03/2011 @ 14:00:09, in diario, linkato 1587 volte)
I nostri rapporti con il prossimo si limitano per la maggior parte al pettegolezzo e a una sterile critica del suo comportamento.
Questa constatazione mi ha lentamente portato a isolarmi dalla cosiddetta vita sociale e mondana. Le mie giornate trascorrono in solitudine e senza troppe emozioni. Ho dedicato la mia esistenza al lavoro e di ciò non mi rammarico affatto.
Non so quale film di Ingmar Bergman amate sopra ogni altro. Io forse quello da cui sono tratte queste parole. Le avete riconosciute? Così inizia Il posto delle fragole. Con questa nota di Isaac Borg, un professore che sta per essere incoronato per la sua carriera medica. Il viaggio che lo separa dal luogo del riconoscimento sarà un viaggio iniziatico (ma sarebbe da preferire “di uscita” o catartico) che lo porterà a rivedere la sua vita. E a superarla. In conclusione scoprirà di essere stato (non diventato… divenire non esiste, è solo un processo evolutivo, un durante) un cinico. Di essere morto già prima di vivere. Di vivere da morto. La moglie che lo ha tradito e che è la madre forse non dei suoi figli in realtà lo ha trovato vecchio già da giovane. Ha reagito al suo cinismo con dolore e con rabbia cercando appunto uscite che ferissero lui non dispensando lei stessa dal dolore. Prima di lui è stato amato e tradito dalla cugina tanto amata ma posta in una condizione di soggezione (la cugina gli rivelerà di sposare un altro cugino perché lo trova parimenti vecchio e dichiara - vedi frame - che l’amore è gioco…ed è una battuta perfetta che rende la necessaria imperfezione del sentimento di contro alla pensata perfezione…che è un sovradimensionamento inutile e inservibile ma soprattutto astratto). L’anestesia in cui ha protetto il suo sistema di convincimenti ha ghiacciato e immobilizzato i suoi sentimenti. E, per osmosi, quelli del figlio che non vuole avere prole e dichiara di desiderare solo la morte di contro alla vita desiderata dalla moglie. La domanda è: tutto questo vi, ci dice qualcosa? La domanda è: se sì, qual è un viaggio catartico possibile? (Suggerite mete last second, please)
Tre cose almeno belle sul Corsera di domenica. In primis una poesia di Puskin. Questa.
Amore senza speranza Io vi ho amata: e ancora forse l'amore nell'anima del tutto non ho spento; ma che esso non sia per voi tormento; non voglio che alcunché vi dia tristezza. Io vi ho amata in silenzio, senza speranza, di timidezza soffrendo, di gelosia; io vi ho amata davvero, e così teneramente come Dio vi conceda d'essere amata da un altro.
Poi una battuta del grande clown russo Slava Polunin. Che spiega come adatti il suo spettacolo al pubblico diverso: "In Inghilterra faccio un movimento ogni 10 secondi, in Italia salto sulla scena: gli italiani, se non li conquisti subito, si mettono a parlare con l'amico, ma se l'ispiri, condividono con tutti la propria meraviglia". ho ripensato alle tante battaglie cinematografiche con la mia amica C. per avere un po' di silenzio.
Infine Pasolini che a pochi giorni dalla sua fine si fa fotografare al nudo. Nel rifugio di Chia. In tutti i sensi. Come se cercasse una testimonianza ultima e ai posteri di sé. penso a quali saranno le ultime cose che vorremmi lasciare per essere ricordati. per come siamo. Per come avremmo voluto essere.
Ogni volta che leggo la parola Puskin mi viene in mente una cartolina che in preda a una vibrante emozione mandai a una tipa con cui avevo iniziato a vedermi. Parliamo di anni 17 o 18 e quindi di un inevitabile afflato romantico che mal consiglia. Beh gli scrivo quattro versi del poetone in cartolina e lei, di risposta, un'altra cartolina. Una frase e basta: Non ho parole, neanche di Puskin. Ogni volta che leggo il cognome di questo autore russo non riesco a trattenermi dal ridere e a pensare a me con un comprensibile ridicolo a cui purtroppo siamo sempre soggetti. Purtroppo.
La cosa dovrebbe essere bella. A rigore è un fatto bello ricevere una telefonata così. Per molti dovrebbe essere bello se la persona che te la fa è bella e bella sta per tante cose. Ma lui è preso dall'angoscia. Pur non dovendo dire nulla. Pur non essendo chiamato a dover approvare o altro. E così chiama una persona che conosce appena per raccontaglielo perché dice "sei alta 1e78 che è come dire 1e80 con un po' di pudore, perché vivi in un'altra città e non ti rivedrò mai più". Ma non cambia granché e l'angoscia permane.
Sentendo questa storia ho ripensato al film La vita segreta delle parole (senza entrare nel merito artistico del film che comunque è bello anche se la Coixet che è quella de La mia vita senza me è brava ma rasenta spesso la retorica). Nel film due persone si trovano vicine grazie a uno scollamento. Lei ha un dolore addosso ed è sorda. Lui ha perso la vista in un incidente su una base petrolifera. Lei accudisce lui e il gradino sensoriale tra i due crea l'occasione più facile per l'incontro. Come se solo questa debolezza fosse il passaggio possibile per il travaso delle loro emozioni. Coem se l'amore necessitasse di una diminuzione alm,eno da una parte. Poi ho ripensato a una frase letta di recente sulle domande di repubblica donne: siete pronti per l'uso?
Le persone a me più care sanno di questo curioso aneddoto che qui sussumo. Il mio capo ci invita a pranzo e ci chiede quale sia il libro che abbiamo sul comodino. E io ho questo sopra (prestito della persona che allora mi voleva bene). E attendo, trepidante ma incerto, il mio turno cercando di capire quale libro dire. E me ne vengono in mente cento ma con un problema: nessuno di essi è sul mio comodino. E allora: che fare? Dire una bugia? Non è da me e così... giunto il mio turno dico "edizioni e/o in cu1o oggi no" con somma ilarità degli astanti. Il libro è bellissimo (un prosimetro non voluto o una raccolta di cose varie di Jana Cerna). Bellissima la poesia che ripubblico qui in versione censurata (la pagina corrispondente del mio blog alcuni server la oscurano). Buona lettura.
In cu1o oggi no mi fa male E poi vorrei prima chiacchierare un po' con te perché ho stima del tuo intelletto Si può supporre che sia sufficiente per çhiavare in direzione della stratosfera
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