Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Mi sembra davvero triste vedere sorrisi e umanità sacrificati al dolore. Le regole. MI spiace riavvalorare la simpatica frase del GL... così tristemente attuale e preventiva. Ieri sentivo parole tante. Forse bisognerebbe dire che nessuno in questo momento (neanche la potente America che con eroore/orrore ha intrapreso questa terribile iniziativa umanitario/militare) possa garantire incolumità a nessuno neanche a chi è lì per la pace. E nessuno è protetto nemmeno se dietro al bandiera multicolore della pace. Andarsene per aver sbagliato ad andare. Lasciare il paese al caos? O forse aver contribuito a crearlo?
Sul CORRIERE DELLA SERA ROMA c'è una bellissima recensione di PERDERSI A ROMA a firma di Domenico Nucera. Se lo recupero lo metto on line. E' davvero buono. Coglie nel segno.
Eccolo:
L' Urbe più insolita e curiosa |
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Una nuova guida ignora San Pietro e suggerisce gite all' Eur o sulla Tangenziale |
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L' ALBUM |
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Nucera Domenico |
Una guida che invita a perdersi è un paradosso solo apparente. Almeno perquanti pensano che lo smarrimento - in un' epoca senza più mete, dove la scoperta ha lasciato il posto all' ovvio - sia l' ultima esperienza di viaggio ancora possibile, la sola chiave capace di schiudere il «genio del luogo». A maggior ragione se il luogo in questione è la città dove si vive e lavora, l' ultimo posto al mondo dove ci si aspetterebbe di smarrire la rotta. È un invito a cambiare punto d' osservazione, il libro di Roberto Carvelli, «Perdersi a Roma», - che è stato presentato nei giorni scorsi presso il teatro Sala 1 a San Giovanni 10 e alla manifestazione Approdo alla Lettura sul Pontile di Ostia, accompagnato da un video di Elfriede Gaeng - una nuova guida alla città insolita e curiosa. Più che un tradizionale Baedeker, una non-guida senza itinerari precisi, se non quelli dettati dal sentimento. I luoghi descritti in questo libro sono legati unicamente dal filo della memoria, che di frammento in frammento, tra cenni autobiografici e citazioni letterarie, va componendo il personalissimo atlante dell' autore: la tangenziale Est come punto panoramico per cogliere il fascino poco spettrale del Verano; uno «smorzo» della Bufalotta come tempio dell' industriosità; le luci notturne della Stazione Termini come luogo di meditazione. Ma anche una prospettiva particolarissima dell' Eur, un quartiere ordinato visto attraverso il caotico schermo di suoni, luci e colori del Luneur. È il sentimento la parola chiave che sostiene il libro di Carvelli, giovane autore del Pigneto- interessanti gli stralci dedicati al suo quartiere - che dialoga con altri scrittori nati o vissuti a Roma, come Marco Lodoli, Roberto Cotroneo, Erri De Luca, Valerio Magrelli, Sandro Veronesi, Attilio Bertolucci. Sono conversazioni, piuttosto che interviste - anche qui è il sentimento che sovrasta la ragione - dove si fondono ricordi e aneddoti, toponomastica e metafisica, nello sforzo di ritrarre la Capitale nella sua anima meno monumentale e più popolare. Sentimento capace di ignorare le icone più ovvie della città - San Pietro, Colosseo, Fontana di Trevi - per soffermarsi sui palazzi di Montesacro, sui marciapiedi del Pigneto, sull' asfalto del Raccordo Anulare. Non sull' Eur cerebrale e metafisico del razionalismo - come si diceva -, bensì su quello ludico e infantile del luna park. Non sulle fontane del Bernini, ma sulle fontanelle di ghisa (i «nasoni») che spuntano agli angoli delle strade. Ne esce una Roma quotidiana e involontaria, da scoprire zigzagando tra le pagine, senza seguire la successione dei capitoli. Perdendosi, appunto. Domenico Nucera PERDERSI A ROMA - GUIDA INSOLITA E SENTIMENTALE in libreria, Edizioni Interculturali, 250 pagg., 12 euro, info www.edizioniinterculturali.it o tel. 06.68892580
Dunque: volevo fare il meteorologo. Sì, a un certo punto volevo fare il meteorologo. D'accordo ero piccolo, na sognavo di scrutare il cielo e dire il tempo che avrebbe fatto. Certo è un punto lontano ma è così. Gli occhi al cielo e il tempo che avrebbe fatto. Ricordo un libro, forse un atlante mondadori tutto pieno di scotch, consumato dalle letture. Poi con gli anni ho fatto altro e ho scoperto che la meteorologia ha il sigillo dell'aviazione. Ne sono portavoce casacche graduate e piglio militare e ancora piccolo mi domandavo e oggi mi domando anche dopo le risposte più evidenti. Oggi che un po' è cambiata la faccia meteo della tv e come negli USA si aprono canali satellitari. Perché mi piacciono queste cose apparentemente lente come la preparazione del palio e il giro d'Italia?
Ieri Gary Snyder sublime. Peccato non ha letto aironi notturni o un titolo così ma era bello. Dirò meglio presto.
Che dite la finiamo? Con le pizzerie non solo? Avete presente? PIZZA E..., PIZZA E...ALTRO (ma a chi ammicchi e perché!). E poi: basta con i vari PIZZA E SFIZI. Sono sicuro che qualche provetto e geniale commerciante magari va a registrarlo pensando di essere il primo. "Ah già esiste? Ah ce ne è già un'altra". Sì. Ecco, il funzionario dovrebbe dirglielo anche a male parole. Basta con i calembour, le figure retoriche. Basta. PIZZERIA e basta. ALIMENTARI e basta. E che ci sarà di male a non essere per forza creativi. In certi casi basta essere bravi, onesti... Sì ma serve un'idea di marketing! Dite?
Beh è una cosa della mattina. Infatti non me la faccio mancare al risveglio. In pratica c'è tutto un leggere e commentare dei pezzi del quotidiano. Poi ci sono una serie di trasmissioni musical finto informative in cui si sparano minchiate come se piovesse. Una, su una stazione radio solitamente di bella musica c'è un tipo che parla sempre di cose un po' ammmorose come dice lui. A me sembra uno sfigato e chi ci va un fasullo. Mi spiace dare giudizi ma se provano ad affrontare argomenti seri è un piscio. Allora magari se ne stanno ore a parlare della notizia del giorno che oggi è: rimorchiare in auto in coda.
La mia edicola è: comprate l'Espresso. Un pezzo buono di Siciliano sul grande Roberto Roversi (a cui devo alcuni miei esordi su rivista) e una reportage da scrittore di Mauro Covacich, bellissimo, che apprezzo molto in questa forma di scrittura letterario giornalistico. Poi: altro, un pezzo di Lethem... varie cose e cosettine.
Ultimo. Ma non è detta l'ultima. Mare della stagione. Finisco Izzo, a sto punto, MARINAI PERDUTI. Ieri ENZIMI, come un automa, come una pianta, sai quando non faresti un passo uno che segua al passo due? Così.
Due giorni fa ho mancato di segnalare ai romani la mostra della nostra amica Barbara Fagiolo al Fuzzy Bar a San Lorenzo in via degli Aurunci 6 (dalle 19,30).Intanto ve le potete vedere sul sito le sue cose.
www.barbarafagiolo.it
Su BLUE (ci sono le mie solite recensioni) ho scoperto che Francesco Coniglio mi ha dedicato un coccodrillo allegro nella posta dei lettori. CHI E' QUESTO CARVELLI si intitola e risponde a stessa domanda di un lettore (che peraltro si lamenta delle recensioni). Beh ne esco bene e a firma di una persona che stimo molto.
Ho sentito il pur stimabile e apprezzabile (a me simpatico) Claudio Amendola raccontare come ha fatto diventare romanista suo figlio nel dubbio che appresso a Francesca Neri divenisse laziale (che ha detto "va bene in generale ma non a me"...come si diceva in un film? "meglio un figlio frocio che laziale". Beh gli ha nascosto tutti i giocattoli e ha detto che erano stati i laziali. Quello pianti. Glieli riporta e gli dice sono stati i romanisti. Mi sembra che spieghi bene. Ah ecco io sarei laziale.
mentre si contano le ore per le Simone il manifesto sfoggia due articoli di prima pagina superbi: Rossana Rossanda e Alessandro Robecchi. Da leggere.
Di Carvelli (del 14/09/2004 @ 09:11:36, in diario, linkato 1278 volte)
Vi ricordate che eravamo piccoli e che ci davano le ricerche? Le danno ancora? I libri con le immagini da ritagliare e incollare con la coccoina (che droga!), i quindici, le enciclopedie COME QUANDO E PERCHè... Ho letto con piacere un pezzo dell'ultimo BLUE di cui vi ho già detto su CHE TIPO E' CARVELLI?... L'articolo di Francesco Cascioli parla delle ricerche su internet, in pratica parla di quelle informazioni che anch'io trovo sul mio sito. Ovvero con quali chiavi di ricerca la gente entra qui... E siamo davvero nel curioso. For example:
Chiave=roberto carvelli zebra Chiave=www.patatona (capita!) Chiave=immagini cantieri edili Chiave=lattine per acqua Chiave=riproduzioni armi bianche Chiave=+baldoni +"messa in scena" Chiave=costruire un paraspruzzi Chiave=grande fratello nuova edizione (ebbene sì!) Chiave=numero uno carvelli (sic!)
Naturalmente tanti PERDERSI A ROMA ed è strano ma nessuno da LETTI. Merceologia anti internet?
Che bello sentire Kusturica che parla di Amarcord come il suo film culto. Condivido. E' stato il film che mi ha fatto amare Fellini (non solo questo) e Tonino Guerra su cui poi mi sarei laureato. Nell'intervista sul CORSERA poi spara a zero sulla democrazia, imperfetta. E' vero: troppe guerre nel nome di un'idea. Troppa imperfezione per una perfezione presunta. Domani 16 sciopero degli acquisti mi arriva...non so da chi promossa. Domenica sul Manifesto una bella storia sul biliardo a firma di Bruno Perini che ha anche scritto un libro. Chissà se qualcuno lo ha letto e sa dirmi...
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