Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Carvelli (del 13/02/2013 @ 10:05:12, in diario, linkato 1047 volte)
Camminare rasente i muri Diventare esperti di rimedi Valutare opportunità da escludere Rimpastare tutto
Un mio amico mi ha prestato un libro (Io e il cibo - Gambero Rosso) di interviste sul mangiare a scrittori - più o meno solo a loro - italiani e stranieri. Interviste poi messe in forma di intervento. In particolare mi piace quella a Erri De Luca che, in queste cose, riesce molto bene. Ha un modo di declinare il tempo personale, la storia e l'intimità - spesso domestica - in una forma compiuta e coinvolgente. C'è meno penna che altrove e giova all'intensità dello scambio col lettore. Nel suo pezzo ispirato all'aglio si mangia qualcosa per averlo visto fare a qualcun altro. Per impararne il sorriso come se nel mangiare fosse contenuto uno scambio simbolico. Si smette di cucinare una cosa o di gustarla per non perdere il ricordo della persona che ce la preparava. Anche bere e bere molto diventa un brutto esercizio per il ricordo di cose brutte. E bisogna ritrovare il modo per farlo ritirando fuori tutto il bello che c'è. Nel pezzo di Giuseppe Pontiggia c'è l'invito al mangiare in luogo dell'insipido degustare. E, in quello di Valerio Magrelli, l'esagerazione rabelaisiana. Quella che non fa ingrassare ma crepitare sotto il peso del troppo e poi caracollare come implodendo.
«Che cos’è l’amore» (Durs Grünbein, Della neve)
«Chiedete allora, avanti» «Ognuno ha certo amato. Ma che cos’è l’amore? – Sieur, lo sapete?» Ecco, lei l’ha dove lo vuole avere, averlo nella pania. […] Nella sua nicchia ha i brividi il Platone di marmo e si tira la toga sulle spalle – e così fa Descartes col suo mantello. […] «Esser al bando ed il più dolce esilio per stolti e geni è l’amour. Non ha sponde. In piccolo incomincia, è un istante di luce che diventa un’ulcera dell’anima. Son les esprits, gli spiriti vitali, corporali, a estraniarci da noi stessi. L’oggetto – è una zolla di zucchero: volerlo possedere è un lungo affanno» «Monsieur, e ci fa bene?» «Molto prende, molto elargisce. Ma quel che conta: insegna che tu sei una parte. E ami solo il tutto E ciò che si sottrae ti annienta e infiamma» […] «Un alibi per tutti è ancor l’amore, un motivo per cui il mondo è com’è – lacerato, cattivo, ingovernabile» «Chiarissimo» Lui fa di sì e la guarda. Chissà se lei capisce perché la sensibilità qui soffre il freddo.
http://viadellebelledonne.wordpress.com/2011/09/10/%C2%ABche-cose-lamore%C2%BB-durs-grunbein-della-neve/
Il mio benzinaio di fiducia oggi ha approvato, nel chiosare il clima prevoto, e per anticipare delle nostre personalissime proiezioni, la tenuta di Berlusconi. Gli dico: "Alcesti, questo è il paese dei Berlusconi...è il suo specifico". Il posto in cui lui nuota - almeno in parte - in acque basse, in cui si tuffa con le paperelle. E lui ha condiviso.
Se esci alle 9e30 incontri quelli che guidano la macchina come uno sport senza gare, coppe, record. Te ne accorgi dalle frecce (non messe o in ritardo). Lo noti da una specie di parti e riparti continuo anche a strada sgombra. Qualcuno si ravvia i capelli, una mette il lucidalabbra. Altri guardano con insistenza lo schermo del cellulare. Poi accostano a destra e scendono per un cappuccino. Non hanno facce preoccupate. Non guardano l'orologio. Ed è subito mezzogiorno.
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