Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ancora pagine e pagine vaticane, totopapali, ecclesiastiche nei nostri quotidiani. Nessuna paura, finirà. Per ora continuiamo a beccarci tutto questo interesse del potere e titoli come "borsino" in attesa di silenzio e duro confronto con le tematiche serie della spiritualità. E godiamoci la diffusa perplessità romana sull'intitolazione papale della stazione termini... I giornali sono invasi da lettere di dissenso. Bene.
Di Carvelli (del 13/04/2005 @ 16:23:50, in diario, linkato 1019 volte)
Prossimo BLue... su cui tengo la rubrica libri
::: BLUE 167
La rivista dedicata all'erotismo scritto e disegnato si presenta questo mese con una intervista all'artista di Los Angeles Camille Rose Garcia e un ritratto della performer Eleonora Chiesa. Sul fronte della scrittura Blue pubblica un nuovo capitolo della saga "Mi ricordo" di Matteo B.Bianchi e un racconto di Claudio Morici accompagnato da uno scatto del fotografo Paolo Lecca. Chiudono la parte redazionale una intervista allo scrittore Alessandro Golinelli e il Blue Dossier dedicato alla censura in rete e in particolare alle difficoltà crescenti nelle quali si dibattono gli operatori del porno business.
Su questo numero inoltre i fumetti di Giorgio Pontrelli e Nello Tulli, Dario Morgante e Thomas Bires, Alberto Corradi, e Giuseppe Dormio.
A chiudere le storiche rubriche di Blue dedicate alla letteratura, alla poesia, al mondo gay e alla corrispondenza erotico sessuale dei lettori.
Di Carvelli (del 14/04/2005 @ 09:54:51, in diario, linkato 3417 volte)
Ho sempre sostenuto e sostengo che il pane è una droga antichissima e poco conosciuta. Purtroppo esistono succedanei pagliosi e deludenti, palliativi e segatura. Ma quando il pane è buono... beh... la mia esperienza di panedipendenza è triste... Non lo compro, ma dove so che è buono volteggio irretito. Tipo passo davanti al bancone di quello cotto con foglie di castagno e mi nego tre volte la dipendenza come se cantasse il gallo ma poi eccomi che ci ricasco. Ieri arriva dritto dritto il pane di Napoli... da Napoli... e ricado nel terribilissimo tunnel salato e corposo. Non so quando ne uscirò... le forme sono due... temibile ricatto del mio fraterno spacciatore. La mia collega mi parla della seratonina... serà...ops sarà io so solo che me ne vado in mondi stellari al solo contatto del palato. Mi sembro un personaggio-lupo di quei cartoni in cui davanti alla preda famelico fa acqua da tutte le mascelle. Credo che gli antichi inventori avranno creato un mezzo naturale della felicità in epoca di nonbrevetti e nessun proibizionismo.
Quello che c'è di bello e di (poco) rassicurante nella letteratura è che se ne può dire tutto e il contrario di tutto. Da questo punto di vista non vedo nulla di strano nella lettura di Nove del romanzo di Piperno. Ammiro Nove e ho avuto la sensazione di un buon esordio dalla lettura del libro di Alessandro Piperno (di cui parlo nel prossimo Blue mettendolo in relazione con Klito di Carlotti e parlando essenzialmente di lanci editoriali più che di libri). Due scritture due scrittori. Penso che ci troviamo a parlare tanto di Piperno perché di Piperno se ne è parlato tanto. Volutamente. Strategicamente. Questa ne è l'inevitabile risulta. Tutti ne parlano>parliamone male. E l'esperimento è possibile (riesce) perché a buona ragione di tutto e tutti si può parlare bene e male. Ma - attenzione - credo che del libro di Piperno non si sia mai definitivamente parlato (parlato) finora. Non erano parlare gli osanna, non è parlare il pretestuoso stroncare (ma non mi riferisco a Nove ma nel caso a Pacchiano che pur avendo offerto una oculata lettura è anche lui scivolato nella caccia al refuso). Del libro di Piperno non si è parlato e non se ne parlerà in definitiva se non in questo ormai esploso pepponismo e doncamillismo che poco ha a che fare con il libro perché sinora nessuno ha voluto avere a che fare con il libro ma con il suo successo: chi procacciandolo, chi cercando di oscurarlo, chi giustificandolo, chi criticandolo (il successo non il libro). Partiamo da un assunto primigenio - visto che del libro non si chiede di parlare (ancora) ma del suo successo: l'Italia non permette una letteratura di successo - dovremmo dire di cassetta/di botteghino - (salvo il - lui sì - rassicurante divertissement di Eco). Di Erri De Luca anni fa si parlava con grande rispetto e attenzione poi dalle 65mila copie raggiunte è diventato trash. Della Tamaro (caso diverso, senz'altro) non parlerò neppure... bisognerebbe davvero costituire una task force umanitaria (c'è gente che di punto in bianco le ha negato il saluto, cancellato il suo numero di cellulare). Faletti e Ammaniti sono tollerati nel nome del "genere e del plottismo" e Brizzi (allora troppo giovane) fu perdonato e poi si è inabissato. Comunque ho scritto su BLUE e mi trattengo. Vorrei dire qualcosa del libro ma ormai è tardi e citando Walter Pedullà (lo intervistai) che parlava della Tamaro mi disse "ormai (arrivato a questo numero di copie ndr) non riguarda più la critica letteraria ma la sociologia".
Di Carvelli (del 15/04/2005 @ 12:22:18, in diario, linkato 1057 volte)
Su www.nonleggere.it (intervista ad Antonio Veneziani, curatore)
e Avvenimenti di questa settimana si parla di Peccati Veniali.
Oggi h. 18,30 presentazione di PERDERSI A ROMA alla biblioteca Borromeo (Roma).
Chi scrivesse, chi non ricevesse risposta.... chissenefrega direte voi... ma dipende da un problema di tilt delle/degli mail (senza s). Quindi...
Vorrei sapere che tutti i miei amici stanno bene anzi vorrei averne la certezza. Gli anni passano e gli acciacchi transitano dalle nostre parti. Difendiamoci e chiediamo aiuto.
Un fatto, un altro non sono mai riuscito a vedere per intero JULES E JIM. Un fatto, un altro: spesso fatti piacevoli ma tant'è... magari solo un po' di sonno magari altre distrazioni. E' così da anni e il ricordo si lega ad un soppalco e all'uso del VHS come ad un fulcro di atmosfere. Inizia così: Ti ho detto "ti amo" mi hai detto "aspetta", ti ho detto "eccomi" mi hai detto "vattene". Cito bene? Come sia è sempre e solo l'inizio.
Domani, Martedì 19, h. 21,30, al Centro Anami, Borgo Vittorio n. 87, Roma. Conversazione tra Carvelli e Luigi La Rosa sui libri e la scrittura.
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