Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Grugnire invece di dire sì. Gridare per affermare. E strappare, pretendere, chiedere senza volere. Avere avere avere. Impossessarsi invece di ottenere. Rubare, sgraffignare, sottrarre invece di conquistare a fatica. Inciaffare, arronzare, rimediare invece di fare come va fatto. Dire di sì per non dire no o non sapere cos'altro dire e no per offendere, mettere nell'angolo, sbugiardare, mortificare. Insomma un altro mondo.
Su Repubblica un'intervista splendida a Bono Vox degli U2: non aggiungo altro. L'intervista preannuncia un libro che sarà in libreria da domani per la S&K. Queste due battute sul suo rapporto argenteo con la moglie mi sembra che valgano doppie dalla bocca di un rocker per quanto non in divisa (o solo in divisa).
... Nella tua vita c'è una cosa che trovo straordinaria e insolita per una rockstar. Sei monogamo da 25 anni. "Non ero programmato per il matrimonio. Non ero quello che gli amici avrebbero definito "un buon partito", ma ho incontrato una donna straordinaria e non potevo lasciarmela scappare. Sento di non conoscerla ancora del tutto. Fra noi esiste una distanza quasi creativa, che Ali riesce a mantenere. I rapporti vanno gestiti. E lei ha un incredibile rispetto per la mia vita, oltre a uno spirito molto indipendente. Non so quanti sarebbero riusciti a rimanere sposati così a lungo, ma io l'ho fatto. Non so come abbia fatto tu, o chiunque altro, ma è così... Sono ancora innamorato".
Innamorarsi di un'altra persona capita a tutti. Sono sicuro che è successo anche a te. Quale forza interiore ti ha impedito di rompere il matrimonio? "Rompere il matrimonio? Forse un forte senso di sopravvivenza. Non ricordo con esattezza la citazione, ma c'è una frase di Jean Cocteau che dice più o meno che l'amicizia è più alta dell'amore. Qualche volta si tratta di un amore meno appariscente, o meno passionale, ma più profondo e saggio. Alla base del rapporto con mia moglie c'è una grande amicizia. In realtà per molti versi è la chiave di tutte le porte importanti della mia vita: la band, il matrimonio, la comunità in cui vivo. Per me è quasi come se i due sacramenti fondamentali fossero la musica e l'amicizia"...
www.repubblica.it/2005/f/sezioni/spettacoli_e_cultura/intebono/intebono/intebono.html
Oggi vorrei dedicarvi un tranquillizzante ottimismo. Che vi soprprenda e vi rincuori sul mio stato presente. Credo faccia bene a voi e a me. Certo, a guardarsi attorno capita di non trovarne di motivi di ottimismo. Soddisfazione sì, voglia di trovarne pure. Ma... trovarne! Ce ne passa. Detto questo forza, diamoci da fare. Troviamo insieme tanti motivi per essere ottimisti. Ognuno i suoi.
Di Carvelli (del 21/06/2005 @ 17:04:59, in diario, linkato 1441 volte)
Bevi le ombre – disse, bevi l’oscurità dell’amore mortale e chiudi gli occhi tra le mie ali che sono la barca che attraversa spazio e tempo.
Clara Janés Arcangelo d’ombra (Crocetti editore)
POESIA DI UN SABATO POMERIGGIO
ho scherzato con la mia vita l’ho tenuta piccola l’ho tenuta tra la madre e il paese e questa moglie che mi tiene come un naufrago che mai finisce di asciugarsi. l’essere è in onda, ma io sto qui nel camerino mi trucco scrivendo veramente non ho avvenire se dovessi scoprire che era un trucco perfino la paura di morire.
Questa poesia è di Franco Arminio
da www.nazioneindiana.com
Normalmente il sole non è caldo subito come lo è adesso che ci si sveglia da subito sudati. La pelle si imperla di brillantini, poi si riga di lunghi ruscelli e il lenzuolo scuro fa dei laghi più scuri ancora. Il cielo è un tetto di mattoni infuocati da cui pendono silenziosi i lampadari. Ed è mattina. Ed è l'alba e tu decidi di muovere i primi passi verso il lago all'ombra della casa del terrazzo in cui nuotano ragni rossi come se brulicando cercassero di cambiare colore alle piastrelle. Dalla strada, giù in basso, rumori lontani poi un rombo continuo e basso e colpi di clacson. Colazione in vestaglia e poi esci. Per capire come stai guardi come ti guardano gli altri e decidi che se non ti guardano non sei contenta (che se non ti guardano vorrà dire che non sei contenta... come se stessi raccogliendo un auspicio). Tutto sembra più fresco fuori. Guardi il cellulare, poi lo spegni per non avere dubbi né attese. Decidi che camminare è l'unico modo per non pensare e che gli autobus saranno tutti stracolmi di odori e barbe e frasi che non ti piacciono e nell'andare penserai che in fondo è tutto molto più semplice di come stai sentendo e che quello che stai vedendo e di gran lunga più chiaro di quello che stai pensando. Ma saltare da quest'altra parte dell'universo della comprensione ti procurerà un brivido che ancora non hai deciso se vincerai. Almeno per ora. Sei a lavoro.
Ballata Per La Mia Piccola Iena - Afterhours
di cui do conto del testo
L'autista che ti guida Ha una sola mano Ma vede ciò che credi invisibile Nel tuo piccolo mondo Fra piccole iene Anche il sole sorge Solo se conviene Fra piccole iene Solo se conviene Mia piccola iena Solo se conviene L'amore rende soli Ma è ben più doloroso Se per nemici e amici Non sei più pericoloso La testa è così piena Che non pensi più Ti si aprono le gambe oppure Le hai aperte tu Aiutami a trovare Qualcosa di pulito Uccidi ma non vuoi morire Uccidi ma non vuoi morire Fra piccole iene Solo se conviene Mia piccola iena Solo se conviene Non puoi scordare dove Son state le tue labbra Sai già come sarà Ma non sai più chi sei La testa è così piena Non riesci più a pensare Che anche senza te Si possa ancora respirare Quello che hai appena fatto Ti ha fatto stare meglio Chi uccide poi non vuol morire Uccidi ma non vuoi morire Fra piccole iene Solo se conviene Fra piccole iene Solo se conviene Mia piccola iena Solo se conviene Mia piccola iena Solo se conviene
e
ANTONY & THE JOHNSONS I'm A Bird Now |
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La vecchiaia arriva di soppiatto e si sistema nel collo poi da lì inizia le sue manovre di avvicinamento perdendosi lungo il braccio. Un accampamento è sull'estremità del dito medio. Ma la battaglia si consuma dentro il collo. Marciano avanti e indietro gli eserciti lungo il crinale scosceso della nuca. Resistenza passiva suona male. Fa male.
» VENERDÌ 1 LUGLIO |
Camerieri indiani a Londra Dis-cover Hanif Kureishi, Marco Castoldi Morgan, Soujatha Devaris
TEATRO DAL VERME, 21.00
Lettura di Ricordati di noi, da Il corpo, di Hanif Kureishi
Al violoncello Soujata Devaris
Proiezione di Camerieri indiani a Londra, di Hanif Kureishi
Concerto Non all’amore non al denaro né al cielo, di Marco Castoldi quasi-fedelmente basato su l'omonimo album di Fabrizio De Andrè, a sua volta liberamente tratto dall'Antologia di Spoon River del poeta americano Edgar Lee Masters.
Interviene Ivan Cotroneo
Coordina Pico Floridi |
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» SABATO 2 LUGLIO |
La guerra, l’amore James Hillman, Michel Houellebecq
TEATRO DAL VERME, 21.00
Letture • Un terribile amore per la guerra, di James Hillman • Il senso della lotta e Cuenca di Michel Houellebecq
Al violoncello Giovanni Sollima
• Concerto Rotondo (1998) I, II, III (Yafù), IV • da “Songs from the Divine Comedy” (2000 - 2004) Hell I • da “J. Beuys Song” (2001) Terra Aria / Terra Danza / Terra Acqua
Coordina Ranieri Polese |
Il resto su www.lamilanesiana.it
Sostiene in un'intervista a www.repubblica.it e concordiamo
"I film una volta erano tutti belli" ricorda con nostalgia Benigni. "Era l'epoca in cui si sceglievano proprio le sale, c'erano i film di paura, quelli degli indiani. Erano tutti belli. Bisogna tornare a quel periodo quando, qualsiasi scelta si facesse non si sbagliava mai. Avrei voluto venire qui con torte, mazzi di fiori, bottiglie di champagne e invece sono venuto qui a mani vuote, anzi no, con questo film in cui c'è la vita e la morte, c'è la pace e la guerra. Al cinema ci sono solo due cose, lo schermo e le sedie e bisogna riempirli tutti e due" ha detto Benigni agli esercenti mentre scrosciavano applausi "e il mio "La tigre e la neve" è una storia che fa venire voglia di andare al cinema un'altra volta. Il valore di un film è quello di riportare la gente nelle sale. Non potete immaginare quanto ci ho fatto l'amore con questa tigre e questa neve, quanto mi ci sono arrotolato. Io vengo" promette "in tutte le sale, basta che mi chiamate".
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